tombolo, paradiso nero (1947)

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locandina del film TOMBOLO, PARADISO NERO

Titolo Originale: TOMBOLO, PARADISO NERO

Regia: Giorgio Ferroni

Interpreti: Adriana Benetti, Nereide Bertuccelli, Aldo Fabrizi, Tony Harlem, John Kitzmiller, Franca Marzi, Dante Maggio, Mario Maffei, Nada Fiorelli, Giovanni Onorato, Luigi Pavese, Glauco Pellegrini, Otello Seno, Umberto Spadaro, Attilio Tosato, Luigi Tosi, Elio Steiner, Alessandro Taffarell, Cesira Vianello, Saro Urzì

Durata: h 1.40
Nazionalità: Italia 1947
Genere: drammatico
Al cinema nel Giugno 2009

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Trama del film Tombolo, paradiso nero

Andrea, ex vicebrigadiere di polizia, adempie l'ufficio di custode in un magazzino di merci americane nel porto di Livorno. Ha perduto la moglie, rimasta uccisa durante un bombardamento: l'unica figliola è data per dispersa. Andrea la vede passare un giorno in un camion, che trasporta le "signorine" alla famigerata pineta di Tombolo. Si dà alla ricerca ansiosa, per trovarne le tracce: egli non sa che la sua figliola è una vittima del "Ciclista", un malvivente in guanti gialli, che la sfrutta. Servendosi della fanciulla, il "Ciclista" riesce a far allontanare Andrea, di sera, dal suo magazzino, e ne approfitta per organizzare un colpo ladresco, che però dà luogo ad impreviste complicazioni. La polizia interviene e due uomini restano uccisi. Andrea, interrogato dal Commissario di polizia, suo ex superiore ed amico, promette di dar in mano alla polizia i banditi entro 24 ore. Si reca nella pineta, riesce a scoprire i segreti dell'organizzazione, e dopo aver fatto allontanare la figliola, coadiuva la polizia nel dar la caccia ai banditi.

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7,00 / 10 (1 voti)

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Voti e commenti su Tombolo, paradiso nero, 1 opinioni inserite

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topsecret @ 14/07/2018 17:56:16

7 / 10

Dramma neorealista diretto da Ferroni e interpretato da un intenso e convincente Aldo Fabrizi.
TOMBOLO, PARADISO NERO si ispira a fatti drammatici del dopoguerra dove proliferavano il mercato nero, il contrabbando e la prostituzione, inglobando al contesto criminale il racconto di un padre alla ricerca della figlia dispersa.
L'intensità di Fabrizi dimostra come l'attore romano fosse incredibilmente abile nel passare da ruoli leggeri ad altri drammatici, sotto la direzione di un regista che forse non aveva l'appeal di altri ben più blasonati ma che dimostrava una sensibilità e, al tempo stesso, una lucidità più che apprezzabili.
Il finale, sinceramente, non mi ha entusiasmato molto poichè un passaggio è chiaramente gonfiato per rendere il tutto altamente drammatico e colpire lo spettatore, ma complessivamente il film di Ferroni possiede le chiavi giuste per entrare nelle grazie del pubblico, offrendo una visione dinamica, coinvolgente ed emozionante al punto giusto.
Personalmente lo giudico un buon film da vedere.

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