tre uomini da abbattere (1980)

A metà strada tra il polar ed il thriller fantapolitico, Tre uomini da abbattere è un film che si difende bene grazie al mestiere di Deray ed a una trama tutto sommato abbastanza solida. Malgrado non sia ricchissimo d'azione, il personaggio di Delon è ben costruito e con la sua imprevedibilità riesce a mettere in crisi l'apparato cospitativo che gli è contro.

Noir solido, anche se con qualche incursione nella routine del genere, "Tre Uomini da Abbattere" è tratto da un romanzo di Jean-Patrick Manchette.
Il personaggio di Michel Gerfaud è tagliato su misura per Alain Delon.
Jacques Deray dirige con raffinato mestiere, conferendo alla pellicola un taglio cinico ed essenziale.
Il buon ritmo e la narrazione disincantata trascinano inesorabilmente verso l'abominevole trionfo della ragion di stato che schiaccia l'esistenza dei singoli.
Un finale d'antologia e senza speranza.
Eccellenti le interpretazioni di Pierre Dux nel ruolo di Emmerich e quella di Michel Auclair nel ruolo dell'enigmatico Leprince.


SPOILER