tre volti (2018)

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Titolo Originale: THREE FACES

Regia: Jafar Panahi

Interpreti: Behnaz Jafari, Jafar Panahi, Marziyeh Rezaei, Maedeh Erteghaei, Narges Del Aram

Durata: h 1.40
Nazionalità: Iran 2018
Genere: drammatico
Al cinema nel Novembre 2018

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Trama del film Tre volti

La famosa attrice Behnaz Jafari riceve un video in cui una giovane ragazza chiede il suo aiuto per sfuggire alla morsa di una famiglia conservatrice. Behnaz abbandona le riprese del suo film e si rivolge al regista Jafar Panahi per avere aiuto e risolvere il mistero dei problemi della ragazza. I due viaggiano in auto verso il villaggio della ragazza nelle remote montagne del nord ovest dell'Iran, dove ancestrali tradizioni continuano ancora a dettare legge nella vita locale.

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Voto Visitatori:

6,17 / 10 (3 voti)

Grafico

VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior sceneggiatura (Nader Saeivar, Jafar Panahi)

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Voti e commenti su Tre volti, 3 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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topsecret @ 04/12/2019 19:53:37

6 / 10

La storia è semplice e anche potenzialmente interessante nelle tematiche che propone, il problema è che risulta inutilmente prolissa in alcuni (forse troppi) momenti e deficitaria in altri (forse ben più importanti) e il finale inconcludente ne è un esempio lampante.
Sufficiente il cast, la regia invece non mostra grandi spunti interessanti ma soprattutto è il ritmo narrativo a difettare, rendendo la visione difficile e poco accattivante.

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Suskis @ 13/12/2018 18:10:11

6 / 10

Credo che l'interesse per questo film nasca soprattutto per le vicende del regista, le sue difficoltà e il suo tentativo di esprimersi col suo cinema in un Iran che glielo vuole impedire. Quel che si vede, però, sono una manciata di eventi e personaggi che dipingono un mondo molto arretrato e lontano (come poteva essere anche da noi nel dopoguerra). Il discorso sul cinema (tramite le 3 attrici e lo stesso regista) mi sembra molto vago.

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kowalsky @ 07/12/2018 02:47:42

6½ / 10

Non mantiene esattamente quello che promette. Come riflessione sull'arte o il cinema come libertà espressiva alquanto ambigua, visto quello che è accaduto a riguardo allo stesso regista. Come film politico non dice tutto quello che pensa. Come film esistenziali sta, funziona ma non è antitetico a Kiarostami o allo stesso Panami di "Il voto è segreto" che gli era superiore. Io ci ho visto tantissima Italia, il cinema di Rossellini, Pasolini, Bertolucci e non è la prima volta per un film iraniano. Brava la protagonista che ricorda nei tratti somatici Emma Thompson di qualche anno fa. Il film vorrebbe denunciare un'integralismo religioso che, di fatto, è figlio soltanto di una cultura contadina universale. Per quanto irrisolto, resta un film emotivo e sa emozionare. Sono convinto che Panami sapeva fare di meglio o di diverso, anni fa. Qui si esplora la vita e la morte come fossero la stessa cosa. Una doccia di vita rischia una punizione autoinflitta per aver creduto/ceduto a una vita migliore. Film non del tutto riuscito, ma a modo suo credibile

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