triple agent - agente speciale (2004)

Finalmente, un film di un periodo travagliato della storia d'Europa travolta dalle ideologie di superiorità nazionalista, che sfocio nel secondo conflitto mondiale; diverso da quelli di produzione transoceaniche in cui ci eravamo abituati nello scorso 50 ennio, che si davano tra l'altro al presunzione di spacciarsi come storici. Narra di un caso di spionaggio irrisolto. Un generale dell'aristocrazia zarista, in esilio in Francia come Alexis de Tocqueville in America durante la Rivoluzione francese, contaminato dalla democrazia e dal pacifismo francese (Il professore di storia e la moglie insegnante di lettere classiche del piano superiore) A differenza del cugino Principe, anchesso esiliato dopo la rivoluzione bolscevica, ma desideroso di partecipare alla guerra in Spagna. Ma la trasformazione del generale è dovuta maggiormente alla romantica moglie pittrice, incontrata 12 anni in un sanatorio greco, vittima di quel stravolgimento ideologico.
L'attualità del film , storicamente, la si riscontra nell''illusorio accordo del Ministro tedesco Ribbentropp (patto di non agressione con la Russia) e il riferimento sebbene velato dell'intervento nella guerra civile spagnola del 1937, come i prodromi del conflitto mondiale alle porte, similmente a quello della Nato nei Balcani da cui poi è sorta la guerra infinita condotta dopo il pretesto delle Torri gemelle in Afganista e Irak...;
Le scene del film molto suggestive poiche ricche di contenuto d'arte, e con dialoghi coinvolgenti tra i vari protagonisti. Insomma un film dialettico che mette in moto la riflessione. Se questo era l'obiettivo del regista , penso proprio che ci abbia riuscito, anche perche in un periodo come quello che attraversa l'Europa , c'è ne veramente bisogno per evitare di ricadere negli errori del passato.
un caro saluto dal Mignolino ditoritto. www.euromedi.it