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Uno dei corti più famosi di Keaton e allo stesso tempo uno dei migliori esempi di comicità slapstick, nei suoi venticinque minuti scarsa di durata il corto mostra tutta la genialità dell'artista a tutto tondo che era Buster, partendo dallo spunto della coppia di sposini che deve costruirsi una casa fai da te porta ad una serie di peripezie assurde, con un destino avverso che sembra non dargli un attimo di pace, il corto è un martello pneumatico di gag che sfruttano un linguaggio freschissimo ai limiti del surreale, sfondando spesso e volentieri nel demenziale data l'assurdità di alcuni avvenimenti, la componente esilarante è proprio questa, pavimenti che si deformano, spazi che non combaciano, come nella scena in cui Keaton cade dal camino direttamente all'interno della vasca da bagno, la porta al primo piano che da sul vuoto, la stessa scena dell'uragano con la casa che ruota come una trottola a 360 gradi continuamente, una serie di assurdità che a loro modo risultano estremamente divertenti e mostrano tutte le potenzialità del mezzo, snaturando volutamente la realtà, e tramite questa deformazione la valorizzano nella componente spettacolare, con in mezzo anche la simpatica trovata della censura nella scena del bagno con la mano che impalla la telecamera.
Ma funziona molto bene a livello narrativo, mostrando anche una certa trasformazione dei personaggi, gli sforzi per avere la tanto agognata casa, simbolo di stabilità e benessere per eccellenza, soprattutto dopo il matrimonio, lasceranno spazio alla consapevolezza del loro amore, che sembra uscirne valorizzato dopo tutte le peripezie passate assieme, una metafora forse ad oggi un po' facile, ma sarebbe un po' quella frase che ogni tanto viene buttata lì del "casa è dove si trova il cuore".