un mondo sotto social (2022)

In un film come questo che vuole mettere alla berlina il mondo dei social, bisogna innanzitutto ricordare che i social non sono il cinema e ciò che può funzionare sui social non è detto che funziona al cinema. Ogni tanto scappa un sorriso, specie quando la versione "donna camionista" monopolizza il film, ma il risultato è fiacco e risaputo. E' un film che procede per singoli sketch e non tutti funzionano. Inoltre smascherare il meccanismo perverso degli influencer perchè è un'operazione che in questo film rimane in superficie. Il finale poi, con il pippone dell'autenticità, è di una tristezza unica.

- Se il cavalletto non cavalla...manco nitrisce -
Dopo quella ciofeca de LA FUITINA SBAGLIATA, apprezzabile solo da parenti e amici, I Soldi Spicci ci riprovano e io ho voluto concedermi un'altra chance per cambiare idea sul duo (comico?) si****. Dopo una quindicina di minuti di chiacchiere e pinzellacchere si arriva alla battuta (miserabile) che ho riportato a inizio commento. Ho scosso la testa, allargato le braccia e mi sono preparato ad assistere a un'altra cacata italica, che ha cominciato a prendere la forma di una deiezione canina quando si è arrivati, poco dopo, a quest'altra battuta (ancora più miserabile): - Telefonino a 4K...c'erano troppe kappa e mi è kappato dalle mani -. Ho buttato giù qualche santo, maledicendo me e alcune anime trapassate de I Soldi Spicci, ma ho stretto i denti e ho continuato a guardare. Ed è stato un bene, perchè dopo poco ci si addentra in una storia per nulla originale, seppure attualissima, ma più matura e anche divertente, che strappa molti sorrisi e si riprende in maniera convincente dall'avvio stentato e zoppicante.
Certamente i difetti non mancano: oltre a quelle già citate ci sono altre battute e situazioni che non soddisfano pienamente (l'auto spiritata, per dirne una, pur volendo mostrare un lato romantico e fiabesco non mi è sembrata una grande trovata), ma complessivamente UN MONDO SOTTO SOCIAL, grazie a una seconda parte più pimpante e meglio interpretata, riesce a strappare un voto e una considerazione considerevolmente migliori rispetto al debutto cinematografico dei due comici (sì, possiamo dirlo) palermitani.
Spero che Annandrea Vitrano e Claudio Casisa riescano a migliorarsi sempre di più e continuare su questa linea, magari con un nuovo film all'altezza.