vacanze d'inverno (1959)

Davvero delizioso questo "Cinepanettone" ante litteram, con un Sordi in gran forma ed un Vittorio DeSica sempre signorile. In questo film, tra una simpatica gag e l'altra, non si fa che parlare di tradimenti ed amanti, argomento che oggi fa ridere ma che per l'epoca sarà stato davvero scabroso. Si vede proprio che questa formula a partire dal 1990 è stata ripresa dai vari Vanzina e Parenti attualizzandola (cioè involgarendola). Molto suggestiva l'ambientazione.

Come giustamente già evidenziato, VACANZE D'INVERNO è il catalizzatore di quelli che sono i cinepanettoni di oggi che permettono ai vari Vanzina, Parenti e affini di vivere allegramente e a De Laurentiis di pagare gli arbitri della VAR.
Il paragone però non è del tutto pertinente poichè sia Sordi, sia De Sica (Vittorio) e sia Dorian Gray (oltre al resto del cast internazionale) non sono minimamente accostabili con le macchiette che si alternano nei filmetti vacanzieri di oggi. E anche se la sceneggiatura in questa commedia di Mastrocinque è decisamente leggera e frivola, merita comunque più considerazione e rispetto...a prescindere.
Un dosato e defilato De Sica lascia spazio a un chiassoso Alberto Sordi e al suo personaggio dalla sconfinata invadenza e incoerenza.
Gradevole intrattenimento.

Il vero prequel degli attuali cinepanettoni. Non c'erano Calà e Boldi, bensì Sordi e Vittorio De Sica. La storia la conosciamo: tradimenti, corna, amanti. Il risultato, nonostante quegli anni e quegli attori, è solamente pienamente sufficiente.

Antisegnano dei cinepanettoni, se non fosse che gli attori fanno la differenza e l'Italia di ieri non è quella di oggi. Non del tutto, perlomeno: il personaggio di Sordi è al solìto insopportabile nel suo servilismo sociale, il guaio è che oggi farebbero virtù di certe "doti". In ogni caso, un filmetto piacevole come tanti dell'epoca, privo di profondità e di vera cattiveria