vampyros lesbos (1971)

Pensavo di guardare una mega trashata visto il titolo, invece mi sono ritrovato davanti una sorta di soft-core porno, con poche scene legate all'horror e quasi niente di trash. La trama c'è seppur è prevedibile, la fotografia è discreta e Istanbul è una bella location, la colonna sonora è entrata nella storia.. e l'attrice sivigliana Soledad Miranda è un bocconcino. Nel complesso sopra le aspettative, anche se resta ovviamente un prodotto di qualità appena sufficiente.

Lo ricordo poco. Non mi annoiò tanto, però mi sembrò un film mediocre. Speravo pure in qualche scena più spinta.

Buon horror/erotico diretto da Jesus Franco nel 1971,caratterizzato da un ottima fotografia e da una regia tutto sommato discreta.
Numerose e ben realizzate naturalmente le scene erotiche.
Convincente anche la recitazione.
Il miglior film di Franco,abbastanza curato, merita una visione.

Miglior flm di Franco, la carica erotica è molto forte e le interpretazioni sono più che sufficienti.
Bella la fotografia, e splendida Soledad Miranda che purtroppo scomparirà nello stesso anno.

Rivisto in occasione della morte di zio Jess, regista che definire bizzarro e' un eufemismo , spesso autore di film beceri e disgustosi, ma come Fulci regista dalla doppia anima capace di realizzare gioielli come questo. Sensuale e dolcissimo come nessun altro nel descrivere l'amore lesbico riesce a fare della lentezza e dell'assenza di una trama( ma poi ci si lascia andare alla bellezza delle immagini) i suoi punti di forza disorientando sicuramente coloro che si aspettano un classico erotico o un film sui vampiri . Si tratta di una rivisitazione del mito di Dracula al femminile con poco sangue, ma molto coraggiosa e originale. Personaggi maschili spenti e insulsi compreso l' ottimo Paul Muller il mitico Visconte Cobram di Fantozzi contro tutti, che di solito e' l'elemento di maggior interesse in questi film ( effetto senza dubbio voluto e creato da Franco per rendere ancora piu' forte e travolgente la passione tra le due bellissime protagoniste), ma anche tante inquadrature memorabili (lo scorpione, lo yacht al largo di Istanbul), stupenda colonna sonora ( da far impallidire tutti i premi Oscar) di Manfred Hubler e Siegfried Schwab e soprattutto tanto tanto dispiacere per una stagione del cinema bis europeo dalla brevissima durata e andata perduta per sempre. Molto poco conosciuto spero che nel tempo sia veramente considerato per quello che vale. Grazie zio Jess riposa in pace.

Niente di eclatante...da guardare a passatempo.

Interessante rivisitazione in chiave saffica e diurna del vampirismo,con alcune isolate location balneari a fare da sfondo a questa storia d'amore e sangue a forte connotazione psichedelica.
Il riferimento al "Dracula" di Stoker è indubbio, ma Jesus Franco lo rilegge in modo soggettivo,riuscendo a costruire atmosfere morbose contrassegnate da intermezzi soft erotici in cui le due protagoniste non si fanno troppi problemi a mostrarsi come mamma le ha fatte.
Il film rapisce molto bene nella prima parte tra sconfinamenti onirici e violenti contrasti cromatici esaltati dalle riprese in interni,tra l'altro già evidenti dalla scelta delle protagoniste agli antipodi per tratti somatici.
Impressiona soprattutto Soledad Miranda,scomparsa solo qualche che anno dopo a causa di un incidente automobilistico,carismatica vampira dal fascino irresistibile.Notevole la colonna sonora,un incessante jazz psichedelico che non lascia scampo.
Jesus Franco con il passare dei minuti perde però il bandolo della matassa,sembra mettere pezze un po' ovunque come riempitivo ad un plot in fine dei conti esiguo.
La testarda riproposizione di elementari metafore,con scorpioni,farfalle prigioniere ed aquiloni,tutte a legare parecchie sequenze,sottolineano concetti lampanti con inutile enfasi.Anche il balletto/strip proposto nell'incipit ricompare a metà film con una variazione finale che comunque nulla aggiunge alla pellicola.Alcuni personaggi sono poi superflui ,senza contare che buchi di sceneggiatura e comportamenti discutibili diventano frequenti con il dipanarsi degli eventi.
Anche il finale sembra rabberciato come per un'improvvisa penuria di idee,mentre buona parte degli snodi fondamentali agonizzano tra forzature assortite.Dispiace perché la brillante intuizione resta più che altro negli intenti e la rappresentazione di questa moderna figura del vampiro si sfalda a causa di una sceneggiatura non all'altezza.

Assieme a "Una Vergine fra i Morti Viventi", uno dei punti più alti e "arthouse" del prolifico maestro spagnolo, realizzato secondo il mio parere all'inizio di quello che diventerà il suo periodo più creativo e sperimentale ('70 - '74). Conosciuto anche con il titolo "Las Vampiras", è una pellicola
assolutamente da vedere per come mette in scena una certa tipologia cinematografica di genere anni '70 ampliando quel filone "saffico-vampirico" che troverà sbocco fra altri registi del periodo (soprattutto Jean Rollin). "Vampyros Lesbos" è imperniato da un'atmosfera straniante e onirica che non si scorderà facilmente, inserti psichedelici e grande uso di grandangolari (come abitudine di Franco). E' anti-horror: per lo svolgersi della storia prevalentemente di giorno, con la vampira Irina (stesso nome della contessa Irina di "Female Vampire") che si "nutre" della luce del sole e dell'acqua del mare. Sexploitation and Surrealist Cinema!

Bah...non mi ha incuriosito per niente, i vampiri sono ben altra cosa.... Non è un horror e non si può nemmeno definire sensuale o erotico, è solo un film che ho trovato di cattivo gusto.

piuttosto particolare come pellicola e molto originale per essere un film in ambito vampiresco..più che un horror(di cui nemmeno l'ombra) lo valuterei come un piccolo erotico dalle atmosfere particolari..anche se di erotico a parer mio ha poco e niente,non riesce a sprizzare quella dose necessaria di erotismo per interessare maggiormente lo spettatore,magari un po più spinto sarebbe stato meglio..comunque vale la pena vederlo almeno per guardare un film diverso sui vampiri.nel complesso risulta abbastanza interessante e guardabile

Veramente un buon film di Jess Franco. Ottimo l'impatto visivo, molto curata la fotografia, specialmente nelle scene in interni. Abbastanza originale l'idea di ambientare un film sui vampiri in pieno giorno, indubbiamente una scelta in controtendenza rispetto ad altri film. Molto brava la "vampira" Soledad Miranda.

il film è una rilettura in chiave moderna e femminile (lesbo) del "Dracula" di Bram Stoker. la violenza subita dal vecchio Conte Dracula porta la Contessa Nadine ad odiare gli uomini e a ricercare nelle donne la perfetta "fusione": ricerca che la conduce da Linda.
un "gioiellino" quello regalatoci da Jesus Franco. superlativa la sua regia. Franco conferisce un'alta carica erotica al film; "esalta" i colori (i capelli biondi di Linda e quelli neri di Nadine; il rosso e il nero, come il bene e il male, che perdono i loro connotati, travolti dalla passione, x recuperare una "purezza", un'autenticità, atto dell'unione - simboleggiata dalla pelle lattata delle due attrici); "intreccia" con maestria psicanalisi e metafisica. innovativa e in controtendenza l'idea di ambientare il film in pieno giorno. il paesaggio diventa un tutt'uno con lo stato d'animo della Contessa. magnifica la prova di Soledad Miranda (tra l'altro morta poco dopo le riprese): il Klaus Kinski in femminile.
questo non è solo un film; è una finestra sull'universo femminile; una denuncia verso tutti coloro che non lo sanno "apprezzare" e "non potranno mai farne parte".
lo consiglio vivamente (la versione tedesca).
VOTO 10!! L