visins di cjase (2012)

Trailer VISINS DI CJASE

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Titolo Originale: VISINS DI CJASE

Regia: Marco Londero, Giulio Venier

Interpreti: Giorgio Monte, Manuel Buttus

Durata: h 1.20
Nazionalità: Italia 2012
Genere: commedia
Al cinema nel Giugno 2012

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Trama del film Visins di cjase

In una Gemona surreale vive Mauri, uomo dalla personalità contorta e affetto da una sindrome tanto rara quanto misteriosa che lo costringe a non uscire mai di casa e a spiare i vicini di casa. Pieri, suo medico curante e compagno, dopo l’ennesimo trasloco per colpa delle attenzioni morbose di Mauri al precedente dirimpettaio, parte per Auckand per partecipare a un convegno sui casi clinici affetti dalla sindrome di Mauri (le persone colpite da questa rara malattia assumeranno infatti tutte lo stesso nome), lasciando l’uomo da solo nell’appartamento, libero di spiare i nuovi vicini di casa: una coppia di artisti circensi. L’attenzione di Mauri viene presto catturata dai movimenti e dai suoni udibili attraverso la parete che lo separa dall’appartamento accanto, soggiogandolo morbosamente fino a portarlo a deduzioni catastrofiche. Pieri, nel frattempo, tentando di comunicare telefonicamente con Mauri, soffre la lontananza, il progressivo scostarsi del paziente e del compagno, che non risponde più con l’affetto di un tempo, completamente assorto nelle sue fobie. Nei tre giorni successivi Mauri trasformerà la sua vita in funzione del vicino di casa, instaurando una sorta di contatto e di dialogo, mentre agli antipodi del mondo Pieri cercherà una cura alla sindrome e al loro rapporto. Il finale, grottesco, comico, inaspettato, chiuderà il cerchio sulla sindrome di Mauri, sulla vita di Pieri, sulla reale identità del misterioso vicino di casa.

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Voto Visitatori:

7,50 / 10 (2 voti)

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Voti e commenti su Visins di cjase, 2 opinioni inserite

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strange_river @ 18/07/2012 22:49:53

7 / 10

Buona e convincente la prova d'esordio per una coppia di giovanissimi registi friulani che sembrano avere più di qualche qualità con la cinepresa in mano.
Oltretutto, coraggiosi a proporre un film recitato interamente in friulano (sottotitolato, tranquilli) che fin da subito rivela il suo carattere surreale e un po' pazzoide e il cui testo per certi versi sembra rubato a qualche palcoscenico teatrale (in realtà è tratto da una raccolta di racconti).
Sarà anche per via degli attori abituati a quel genere di scene, e che tengono eccellentemente alto il livello proprio in virtù di queste loro caratteristiche, o proprio per il tema in sé, il vicino spione ossessivo che dai soli rumori si crea tutto un mondo immaginario, mentre il suo uomo cerca inutilmente di trovare la cura per la sua malattia, ma si può dire che spesso si oscilla tra cinema e teatro, non sapendo bene, noi, per quale optare.
Fortunatamente, a ricordarci che siamo pur sempre seduti in una sala cinematografica, l'intarsio di alcune belle scene di paesaggi locali e cieli stellati, un viaggio all'aeroporto abbastanza carino e alcune trovate stilistiche molto gradevoli.
Finale simpatico e all'altezza delle aspettative.
Insomma, senza partigianerie localistiche, un film piacevolmente bizzarro che rivela voglia e capacità di praticare idee nuove.

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