In una Gemona surreale vive Mauri, uomo dalla personalità contorta e affetto da una sindrome tanto rara quanto misteriosa che lo costringe a non uscire mai di casa e a spiare i vicini di casa. Pieri, suo medico curante e compagno, dopo l’ennesimo trasloco per colpa delle attenzioni morbose di Mauri al precedente dirimpettaio, parte per Auckand per partecipare a un convegno sui casi clinici affetti dalla sindrome di Mauri (le persone colpite da questa rara malattia assumeranno infatti tutte lo stesso nome), lasciando l’uomo da solo nell’appartamento, libero di spiare i nuovi vicini di casa: una coppia di artisti circensi. L’attenzione di Mauri viene presto catturata dai movimenti e dai suoni udibili attraverso la parete che lo separa dall’appartamento accanto, soggiogandolo morbosamente fino a portarlo a deduzioni catastrofiche. Pieri, nel frattempo, tentando di comunicare telefonicamente con Mauri, soffre la lontananza, il progressivo scostarsi del paziente e del compagno, che non risponde più con l’affetto di un tempo, completamente assorto nelle sue fobie. Nei tre giorni successivi Mauri trasformerà la sua vita in funzione del vicino di casa, instaurando una sorta di contatto e di dialogo, mentre agli antipodi del mondo Pieri cercherà una cura alla sindrome e al loro rapporto. Il finale, grottesco, comico, inaspettato, chiuderà il cerchio sulla sindrome di Mauri, sulla vita di Pieri, sulla reale identità del misterioso vicino di casa.
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