zappa (2020)

Impossibile condensare in sole due ore la complessità e le sfaccettature di Frank Zappa, sia come musicista/compositore sia come persona.
Il documentario, imperdibile per chi è appena appena interessato al mondo della musica, consente di averne un'idea per sommi capi.
Non ho molto di Zappa, giusto i suoi lavori più popolari e più famosi e ricordo l'impatto sulla cultura americana, personaggio costantemente sopra le righe e fuori da ogni schema. Questo lavoro mi è piaciuto, però, magari, un appassionato cercherebbe ancora di più.

Due ore sono troppo poche per un personaggio del genere e lo affermo da neofita, perchè il materiale di Zappa è sconfinato. Parlano le cifre: 62 album pubblicati, 53 album pubblicati postumi. Il regista ha avuto accesso all'archivio privato di Zappa e si vede nella ricchezza di materiale proposto. Dopo questa visione ti puoi fare un'idea di chi fosse Frank Zappa, ma cercare di catalogarlo è impossibile, tanto era poliedrico nella sua musica, quanto anticonformista ai limiti dell'intransigenza. Non era facile accostarsi a lui, primi fra tutti i suoi musicisti, ma sicuramente ha lasciato tracce molto più profonde, granzie ad un continuo lavoro incessante di ricerca. Non era una rockstar anche se lo definivano così. Molto più un compositore che ha condotto battaglie contro la censura ed ha lavorato fino alla sua prematura morte. E' un buon compendio, ma sicuramente per rendergli giustizia sarebbe stata più opportuna una miniserie.