È la proliferazione di Smoke (1995), scritto da Auster e diretto da Wang, in forma di collana di sketch semimprovvisati al passo minimalista dei dialoghi e al flusso del quotidiano che si cerca di catturare. Episodi, finte interviste, siparietti hanno per epicentro la tabaccheria d'angolo in Brooklyn, gestita da un saggio Keitel, e come ospiti registi, musicisti e attori celebri (tra cui Madonna che canta i telegrammi) che si abbandonano alla libertà concessa dai due autori come in un giuoco tra amici.
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