il miracolo - stagione uno (2018)

Serie tv in cui ti continui ad aspettare che succeda qualcosa, e alla fine rimani deluso dello svolgimento dei fatti. Soggetto e personaggi interessanti, la realizzazione poteva essere decisamente migliore, nel complesso sufficiente. Non vedrò, comunque, l'eventuale seconda stagione.

Una serie piuttosto inusuale nel panorama italiano. Coraggiosa senza dubbio, magari con qualche elemento non proprio riuscito o con qualche caduta di tono, ma affascinante dal punto di vista narrativo, in cui l'evento straordinario ed inspiegabile influenza la vita di quei pochi che ne sono a conoscenza e di conseguenza anche coloro legati a quei pochi.
Quasi tutti i personaggi hanno come aspetto in comune quello di essere giunti ad un punto di svolta della loro vita. Messi di fronte a questo miracolo reagiscono ognuno a modo loro. La cosa che mi ha impressionato in maniera positiva è il modo di Ammaniti fa evolvere i personaggi. L'imperscrutabilità del disegno divino svolge una funzione che si rivelerà ingannatoria per alcuni di essi. Virtù cristiane come sacrificio o devozione non avranno l'adeguata ricompensa, anzi saranno fonte di rabbia e frustrazione. La famiglia stessa del premier, per tutti un esempio di perfezione, dietro le quinte rivela una disgregazione totale che solo la reciproca convenienza dei due coniugi regge in piedi. Da notare anche come la figura materna non svolge mai una funzione positiva: l'assenza della moglie del premier nei confronti dei propri figli, la madre di Sandra in stato vegetativo, il pur fugace personaggio della madre di Marcello, il prete maledetto, fautrice della scelta sbagliata del figlio a prendere i voti. Madri che saranno causa diretta o indiretta del destino, a volte nefasto, dei propri figli.
Una serie di una certa complessità che vanta un finale che può essere allo stesso tempo efficace come stagione unica o come spunto per una seconda stagione, vista l'abbondanza di elementi.