ozark - stagione 3 (2020)

migliora, e ricorda tanto breaking bad

"Che cosa stiamo facendo"
La terza stagione di Ozark segna un punto di non ritorno, quella che in un certo senso l'affranca dalla sua quasi omologa Breaking Bad. Qui è tutta la famiglia Byrde che intraprende un viaggio verso tale punto di non ritorno. Una via che non permette di tonare indietro. Se Martin cerca di mantenere il più possibile gli equilibri difficile di un gruppo che si sta disgregando al suo interno, Wendy è il vero catalizzatore della stagione. Ambizione sfrenata e pressochè senza controllo, capace di fare scelte estreme e vero motore verso il raggiungimento di quello status di illegalità con il viso perbene di una normale famiglia americana. Ottimo l'inserimento del personaggio di Ben, termometro emotivo di uno straniamento sempre più crescente di una crisi irreversibile. Ozark si dimostra una stagione di una solidità straordinaria, con un plot non orginale magari ma ben condotto e soprattutto con una scrittura ed un'evoluzione dei personaggi che sono sempre la carta vincente di questa serie. Inoltre pone le basi per una quarta stagione che si preannuncia come un'ulteriore salto di qualità.