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Meno nostalgico e generazionale rispetto a "Strappare Lungo i Bordi", ma più socialmente impegnato. Non mi ha trasmesso le stesse elevate emozioni che mi aveva dato la prima serie di Zerocalcare, ma parliamo comunque di un'opera che sa divertire ed essere ironica, ma che allo stesso tempo fa riflettere su tematiche quanto mai attuali mettendo anche in campo ragionamenti tutt'altro che banali.
Bel lavoro del fumettista Zerocalcare, che si conferma estremamente piacevole anche in versione miniserie animata.
La prima minserie era stata prettamente autobiografica ed emotiva. Qui invece Zerocalcare mette sulla brace vari temi sociali e politici, non nuovi per chi lo conosce più approfonditamente. Forse manca di una bella chiusura (al termine mi sono chiesto se ci fosse ancora qualche episodio), però la tematica e il modo di trattarli, sempre sul confine tra ironia e amarezza, mi è piaciuto molto.
Bisogna ammettere che Zero è bravo in quello che fa, cavalcare disagio e nerdismo per tutte le stagioni, niente di geniale in ciò, ma saperlo fare non è da tutti. Che la gente trovi profondità in Secco mi fa sorridere, e bisogna dire che stavolta Michele si è schierato proprio apertamente a livello politico. C'è un po' di mascarpone per dirla nel suo idioma, ma la parentesi di Cesare l'ho gradita e in generale è confezionato bene.
Altra miniserie di ottima qualità per Zerocalcare. Parte sempre dal proprio microcosmo ed amplia il discorso che in questo caso è molto più orientato verso il sociale ed il politico. Più legata all'evoluzione nel tempo di una realtà mutata ed incattivita, piena di cinismo, dove un vecchio amico del nostro protagonista si ritrova proiettato senza avere più un riferimento, ricominciando da zero in un contesto chelo aveva a suo modo rifiutato. La vicenda degli immigrati in un centro accoglienza scatena un misto di reazione che deflagra in un Vaso di Pandora di duello fra opposti schieramenti e soprattutto con la complicità del menefreghismo di politici troppo attaccati alla poltrona e lo sciacallaggio di mezzi d'informazione ormai totalmente incapaci a svolgere il loro compito, cioè informare. Mi piace l'approccio di Zerocalcare, ironico ma mai fine a sé stesso. Ridi (ed anche di brutto), ma ti fa riflettere, il che non è male.