Chiara Mastalli, nata a Roma il 2 Agosto 1984, debutta nel mondo dello spettacolo nel 1990, con lo spot della Ford Fiesta. Lavora molto in televisione, partecipando a numerose fiction come "Sei forte maestro", a cui seguono "Carabinieri", "Padri e Figli", "Distretto di polizia 5" e "Il maresciallo Rocca 5".
Alterna il lavoro sul piccolo schermo con il cinema, lavorando in "Ten Minutes Older - The Cello" di Bernardo Bertolucci, "UOMINI & DONNE, AMORI & BUGIE" diretta da Eleonora Giorgi e "TRE METRI SOPRA IL CIELO", nella parte di Maddalena, fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di Simona nel fortunato "NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI".
Ha girato nel 2004 il corto diretto da Valerio Esposito, "Il biglietto per Roma".
Come ti sei preparata ad affrontare un ruolo principale in un cast tutto giovanile?
Devo dire benissimo, soprattutto con Andrea De Rosa (il fidanzato Massi, nda), che è ha una grande vitalità che ha poi ha trasmesso nel suo personaggio, nonostante per lui fosse la prima vera esperienza su un set cinematografico. Anche con gli altri c'è stata molta sintonia, ci siamo divertiti a fare questo film.
Hai avuto difficoltà ad affrontare il ruolo di una ragazza consapevole della propria gravidanza?
Diciamo che non mi sono immedesimata, Simona non sono io, è un personaggio costruito e non mi rispecchio in lei. Non farei mai le sue scelte, però ho cercato di capirla perché siamo simili nella determinazione di portare aventi le situazioni che ci appartengono.
Come giudichi la tua esperienza ai tempi dl liceo in relazione a NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI?
Questo è un film fortemente generazionale, come per TRE METRI SOPRA IL CIELO. Io sono nata nel 1984 perciò ho sentito molto vicine alcune situazione ricreate per il film, anche se ho potuto constatare che i ragazzi di allora (il film è ambientato nel 1989 a Roma, nda) riuscivano a divertirsi con meno, specie senza il cellulare.
Ti sei trovata a tuo agio sotto la direzione di Fausto Brizzi, già co-sceneggiatore per i Vanzina?
Per essere la sua opera prima si è rivelato molto professionale, come peraltro aveva fatto Luca Lucini che è un regista giovane, Brizzi ci ha fatto diventare un gruppo e ha cercati di farci entrare in sintonia.
Colpita dal successo della pellicola?
Se pensiamo che il budget non era altissimo sì, davvero sorprendente il risultato ottenuto dal film, sono rimasta soddisfatta e contenta di essermi imbarcata in questo progetto.
Passare da un film italiano a basso budget ad una grande co-produzione internazionale come la fiction Rome ti ha causato difficoltà?
Non ho mai sentito questa fatica, nemmeno quella di esser in vetrina o di essere riconosciuta, dato che a 16 anni ho avuto la fortuna di iniziare la mia carriera con Bertolucci, ma non disdegno come ho fatto in passato di aiutare gli amici per cose minori, dato che per me recitare più che un lavoro è una grande passione.
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Biografia a cura di Simone Bracci - ultimo aggiornamento 11/05/2006
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