ricordati di me regia di Gabriele Muccino Italia 2002
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ricordati di me (2002)

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locandina del film RICORDATI DI ME

Titolo Originale: RICORDATI DI ME

RegiaGabriele Muccino

InterpretiMonica Bellucci, Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Silvio Muccino, Nicoletta Romanoff, Chiara Mastalli

Durata: h 2.05
NazionalitàItalia 2002
Generecommedia
Al cinema nel Febbraio 2003

•  Altri film di Gabriele Muccino

Trama del film Ricordati di me

Volevano diventare qualcuno. Giulia una grande attrice e Carlo uno scrittore di romanzi. Poi sono arrivati i figli e anno dopo anno i sogni di gloria hanno dovuto lasciare il passo ad una vita familiare tranquilla. Ora i sogni di diventare soubrette di Valentina, la figlia diciassettenne, risvegliano nella famiglia desideri sopiti mettendo in crisi anche il fratello Paolo.

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Voto Visitatori:   6,60 / 10 (410 voti)6,60Grafico
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Voti e commenti su Ricordati di me, 410 opinioni inserite

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Moro89  @  26/02/2023 00:00:32
   7 / 10
Sempre bello rivederlo!

VincVega  @  29/01/2020 20:49:05
   7 / 10
"Ricordati di Me" è una pellicola talvolta superficiale, ma d'altronde la vita dei protagonisti è così. Muccino descrive la famiglia borghese italiana senza troppi fronzoli e non risparmiando nessuno. Le nevrosi quotidiane, i sogni personali, i rapporti ai minimi all'interno della famiglia. I desideri e le speranze dei protagonisti avvengono al di fuori delle mura casalinghe, quest'ultime quasi vissute come una prigione. L'evento traumatico che colpisce uno dei protagonisti sembra riuscire a ricompattare un po' le dinamiche familiari, ma l'ho visto come un parallelismo con gli italiani, che quando toccano il fondo hanno la forza per risalire, ma poi torna tutto come prima. I personaggi maschili ne escono con le ossa rotte, più deboli e passivi rispetto alle donne, più forti ed in grado di prendere in mano le situazioni, specchio anche della società di oggi, in cui l'uomo viaggia con una marcia in meno rispetto alla controparte femminile e Muccino in questo è bravo a farcelo capire. "Ricordati di Me" forse va troppo veloce ed è questo il piccolo appunto che personalmente faccio al film, insieme alla voce fuori campo che ho trovato fastidiosa e inopportuna. Buono il cast, tra cui anche la Bellucci, la quale dimostra di poter fare l'attrice.
Certo, il neorealismo e la profondità di Risi e Monicelli non sono presenti, ma volente o nolente "Ricordati di Me" è una di quelle pellicole manifesto del cinema italiano degli anni 2000 e la migliore di Muccino, alla faccia delle trasferte hollywoodiane (sopravvalutate) con Will Smith.

kafka62  @  08/04/2018 12:39:06
   6 / 10
Cos'è che distingue Gabriele Muccino dagli altri registi della sua generazione? Anzitutto, Muccino ha la capacità di parlare con estrema naturalezza e sufficiente credibilità tanto dei problemi sentimentali degli adolescenti quanto delle nevrosi esistenziali dei loro genitori (Ligabue, tanto per fare un esempio, nelle sue canzoni e nei suoi film, restringe il suo campo di analisi esclusivamente alla generazione dei trentenni). In secondo luogo, quelli che in altre pellicole sarebbero solo dei fastidiosi stereotipi (le ragazze che vanno a letto con chiunque pur di diventare veline televisive, i fratelli che socializzano con gli spinelli, i padri che si fanno l'amante), nelle mani di Muccino finiscono quasi per apparire lo specchio fedele della realtà di oggi, merito di una sensibilità (umana prima che artistica) che gli permette di disegnare personaggi, ambienti, dialoghi e situazioni in cui lo spettatore finisce facilmente per riconoscersi, e allo stesso tempo di non far pesare sul risultato finale la scarsa profondità intellettuale della sua analisi sociologica. Infine, il nostro regista sa mescolare e intersecare abilmente le singole storie e le varie sottotrame, per mezzo di un montaggio concitato e frenetico che garantisce un palpitante crescendo emotivo al suo affresco corale.
Per tutti questi motivi, Muccino è un regista difficile da non amare, e "Ricordati di me" un film di cui non poter parlare se non in modo indulgente e benevolo. Rispetto a "L'ultimo bacio" non c'è nessuna novità di rilievo, nessun passo in avanti, al contrario forse una minore tensione drammatica, eppure l'opera quarta di Muccino avvince lo stesso con quel suo stile urlato, quella musica che cadenza ossessivamente le sequenze, i telefonini che squillano in continuazione, la televisione perennemente accesa, le bugie che hanno le gambe cortissime, il tutto centrifugato a un ritmo tale da provocare fatalmente rovinose esplosioni e disastrosi cortocircuiti emotivi. Il disgusto nei confronti della volgarità del mondo contemporaneo sale qui a livelli inusitati: i ragazzi scaricano nel sesso facile, nelle "canne" e nella ricerca di un'effimera popolarità mediatica le loro insicurezze e la latitanza affettiva dei loro genitori; questi ultimi sono attanagliati dalla noia coniugale, dai fallimenti lavorativi e soprattutto dai rimpianti di quello che la loro vita avrebbe potuto essere e non è stato, finendo irrazionalmente per cedere a tentazioni autodistruttive del tipo "basta, mollo tutto e ricomincio da zero". Se una volta il dilemma esistenziale era "essere o avere", adesso non rimane altro che "apparire", per cancellare il desolante vuoto interiore e l'irrimediabile perdita di ideali e valori. In quell'autentico caravanserraglio in cui si è ridotta la famiglia di oggi (ognuno entra ed esce dalle mura domestiche come se fosse solo di passaggio, rinchiuso nel narcisistico guscio dei propri sogni e delle proprie ossessioni, e nessuno parla più con nessuno, se non per chiedere con una punta di angoscia "ma tu come mi vedi?") non si salva proprio nessuno, né il padre che perde la testa per una vecchia fiamma incontrata ad una festa, né la madre che sfoga nel teatro le proprie insicurezze da menopausa, né il figlio in cerca di una identità da indossare senza complessi di inferiorità nel mondo degli adulti, né tantomeno la figlia che quella identità la cerca nell'ambiente patinato, luccicante e triviale della televisione (come una versione aggiornata e smaliziata della Sandrelli di "Io la conoscevo bene"). Muccino è quanto mai caustico e velenoso, adoperando il suo bisturi tagliente nella ricerca impietosa delle ragioni che hanno fatto smarrire la strada della felicità (la quale visivamente si compendia nella vecchia fotografia della famigliola unita e serena, che solo intorno al letto di un ospedale si ricompone, in un bellissimo accostamento di immagini). Il dolore e la sofferenza riescono nel miracolo di ricompattare provvisoriamente i frammenti sparsi dello sbalestrato nucleo familiare, ma il lieto fine, si può scommetterci, è solo apparente. La ragazza riesce sì a entrare come ballerina in un popolare show televisivo, ma a che prezzo? E la nuova telefonata del padre alla vecchia amante nel frattempo dimenticata è, come già avveniva nella sequenza finale de "L'ultimo bacio", foriera di altre e forse peggiori tempeste.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/12/2016 23:51:26
   5½ / 10
Ricordati di me ricalca un po' tutto il cinema di Muccino. E' preconfezionato e prevedibile, magari mette in gioco tematiche interessanti, però non ha la capacità da una parte di uscire, appunto, dal preconfezionato e dall'altra la poca empatia che si crea con i personaggi, dal quale solo Bentivoglio sembra riuscire a trovare la giusta misura, mentre gli altri (Morante compresa) sono a briglia sciolta, isteria random incontrollabile. Cambia il registro rispetto all'Ultimo bacio, piu serio e cupo, ma il risultato è lo stesso. Irritante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  28/11/2016 18:33:40
   6 / 10
Tutte le manie e anche di più di una famiglia all'apparenza normale nella società moderna ..
è uno spaccato dei giorni nostri e per questo va preso , il ritmo è buono ma la regia è piuttosto distaccata e non basta il dilemma finale a sbrogliare una situazione che solo per un particolare momento coalizza la famiglia ..
Bene Bentivoglio e una logorroica Morante , indifferenti un tormentato ma statico Muccino e una poco coinvolgente nonostante sia molto bella Romanoff.

Interista90  @  12/11/2016 11:15:46
   5 / 10
Bocciato. Non si capisce dove il regista voglia andare a parare. Recitazione del cast pessima. Si salva solo Laura Morante. Prova a rappresentare la crisi di valori all'interno di una famiglia italiana, all'interno della quale sembra che ognuno viva per conto suo, senza l'esistenza di un contesto familiare. Ma lo fa male.
Lo sviluppo della trama è eccessivamente forzato. Si passa da un eccesso all'altro, senza delle motivazioni logiche, e senza assistere ad un graduale cambiamento da una fase all'altra.
Sconsigliato

fabio57  @  07/04/2016 10:12:59
   6½ / 10
Difficile capire l'intento del regista, forse voleva dare un seguito all'ultimo bacio, comunque la storia per quanto sgangherata ,si lascia piacevolmente seguire. Certo ci sono la Morante sopra le righe, Bentivoglio decisamente sottotono, Silvio Muccino troppo sospirante, non aveva ancora litigato col fratello. Come qualche critico ha notato solo la Bellucci brilla, per un'interpretazione convincente e misurata. Muccino Gabriele ha fatto di meglio.

Filman  @  19/01/2016 16:32:12
   6½ / 10
Essere il burattinaio di stereotipi umani per scrivere storie sull'amore dei nostri giorni induce alla commercializzazione dei sentimenti, ma, in questo caso, il risultato che Gabriele Muccino ottiene con RICORDATI DI ME è auspicabile come qualsiasi eccezione più o meno chiara, in quanto, in mezzo alle più variegate grossolanità del caso, la difficoltà dell'amore si trasforma nella difficoltà della relazione amorosa, quella reale e sociale, facendo così intravedere un barlume di oggettività che rende effettivo questo dramma, rigorosamente accompagnato dalle più strambe banalità, in cui il regista conferma di avere una visione storta del mondo giovanile, tra gli esempi, oltre che dimostrare la sua sufficienza o mediocrità tanto come soggettista che come sceneggiatore.

eruyomè  @  09/08/2015 14:16:06
   2½ / 10
Una caricatura fastidiosa, parziale, grottesca, ansiogena e, forse però inconsapevolmente, (il che è pure peggio per un regista, il non saper leggere la realtà vera, e raccontarla di conseguenza) disonesta e distorta della famiglia/società italiana.

Salvo appena appena Bentivoglio, l'unico che si innalza al di sopra del livello medio recitativo di sto filmaccio. La Morante non la sopporto più, abbattetela, basta.

kadhia  @  05/11/2014 23:24:38
   4 / 10
Film brutto, trama banale e triste, urlata ai poveri spettatori inermi. Evitatelo se potete, io l'ho fatto per 11 anni e avevo fatto bene

DarkRareMirko  @  07/08/2013 13:04:04
   8 / 10
A mio avviso, per ora, il miglior Muccino a parimerito con La ricerca della felicità.

Mi ha lettaralmente incollato allo schermo e, seppur si crogioli in quegli stessi vacui valori che vorrebbe denunciare (ostentazione, sesso consumistico, borghesia, mentalità conformista, ecc.), risulta avvincente e godibilissimo.

Litigate, scenate, urla, intrighi, tradimenti, chi più ne ha più ne metta, in perfetta tradizione Mucciniana.

Parata di star (c'è pure Taricone - RIP - e la Bellucci risulta credibile), finale riuscitissimo (con un intenso Bentivoglio), regia patinata ed attenta, montaggio molto molto buono.

Seppur cerchi di convalidare stili di vita e mentalità che da ormai 25 anni aborro, l'ho trovato, anche visivamente, un buon film.

cicatesta  @  16/05/2013 14:28:24
   7 / 10
A me è piaciuto, ritrae bene alcune dinamiche familiari ed è intrigante al punto giusto.
La Romanoff è bellissima - spettacolare, la Morante invece è insopportabile.
Filvio Muccino, stranamente, recita in modo decente.
Valida la regia di Muccino grande.

deliver  @  17/03/2013 15:28:34
   6 / 10
Film che forse testimonia l'essenza del cinema di Muccino. Buona prova degli attori, questo è sicuro. La trama ci porta al centro di una crisi familiare nell'epoca del 2000, tra crisi sentimentali del secondogenito e velleità televisive della primogenita. Se il ritratto del disagio può sembrare vivido, è la sua conduzione a sembrare meno convincente e più schematica. A Muccino sembra infatti interessare tantissimo il dissesto del tessuto della famiglia tradizionale italiana: già in Come te nessuno mai e ne l'ultimo Bacio, il tema in questione era stato approfondito e trattato. Eppure in questo ideale terzo capitolo ci si aspetterebbe un'evoluzione, un'evoluzione che Muccino non arrischia. Quasi come un deus ex machina arriva "l'incidente" che nell'essere un estremo rimedio, pare ricomporre le fratture (forse a questo punto anche troppo abusato però- se si pensa anche al cinema di Ozpetek). Il finale però, arriva a sconfessare qualunque conquista consolatoria: in Carlo infatti pare essersi riaccesa la fiamma della sua vecchia passione per Alessia, che ormai sembrava disinnescata.
Ciò che forse manca è forse il mancato approfondimento del personaggio di Carlo, che a mio parere doveva essere definito meglio. Si sente così anche l'assenza di alcuni punti di raccordo che avrebbero consentito alle scene madri di avere più incisività.
Insomma, oltre un 6, ancora una volta, Muccino non riesce ad andare.

Wally  @  31/05/2012 15:53:13
   6 / 10
Devo essere sincero... L ho guardato mostrando poca attenzione ma devo essere ancora piu sincero! La trama non l ho trovata per niente banale, anzi, è la verità piu assoluta quella di una coppia che per i figli mette da parte i sogni e proprio quando li vede crescere si trova a vivere quelle situazioni e a ricercare di prendere la propria vita o la propria giovinezza in mano.

La Morante e Bentivoglio sono molto bravi alla recitazione e lei è bella come il sole.

scantia  @  26/05/2012 16:19:34
   3 / 10
Solito insopportabile, finto, banale, ridicolo, superficiale ritratto borghese italiano. I dialoghi e le situazioni, se possibile, sono ancora più scontati della media cui Muccino ci ha abituati, nella recitazione si salvano solo i professionisti (Bentivoglio, Morante) gli altri, come al solito, sono abbandonati a loro stessi, col piede perennemente pigiato sull'enfasi nevrotica.
Insomma l'ennesimo contenitore vuoto e pretenzioso, quasi arrogante nella pretesa sociologica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  02/05/2012 15:40:05
   5½ / 10
Un ritratto insincero delle varie e complesse situazioni familiari in Italia.
Muccino tende spesso a massificare in uno stereotipo falso e borghese l'italiano medio...se gli adulteri e le crisi familiari fossero le sole questioni di cui preoccuparsi in questo paese,staremmo tutti decisamente meglio.

fcim  @  01/05/2012 01:47:36
   4 / 10
La trama di questo film è orrenda e di una banalità tale che se dovessi spiegare ad un giapponese cosa significa la parola banalità, potrei serenamente mostrargli questo film. E in più il finale è aperto e a libera interpretazione, cosa che in questo film non fa altro che aumentare lo sgomento. Si salvano gli attori che secondo me hanno mostrato di essere di un certo livello, dalla Romanoff alla Morante e alla Bellucci e da Bentivoglio a S.Muccino. Delirante.

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Harue88  @  21/11/2011 17:22:32
   9 / 10
Non capisco tutto questo astio verso Muccino, io l'ho trovato un ritratto molto realistico, interessante e coinvolgente, oltre che cinico e disilluso. Gli attori sono ottimi (confermo la mia stima immensa per Laura Morante, una delle poche attrici vere rimaste in Italia) perfino la Bellucci non se la cava tanto male. Promosso a pieni voti

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  09/06/2011 11:07:54
   5 / 10
Inizio lento e soporifero, si riprende nella parte centrale per concludere in modo deludente. Tra gli attori salvo solo Fabrizio Bentivoglio.

ghigo buccilli  @  29/04/2011 17:06:26
   4½ / 10
Magistrale ritratto della piccola borghesia scorreggiona che devasta l'Italia da un ventennio, fra donne in preda all'isteria che sembrano scimmiette urlatrici e giovincelle dedite al battonismo televisivo, il tutto travestito da arie artistiche quando al massimo si finisce al palo della lap dance di Arcore per mille euro una tantum, un vero inno al lanciafiamme...Uomini ridotti ai minimi termini, incapaci di abbozzare una reazione onesta, al massimo il piccolo Muccino si chiude in bagno a farsi una....volete un consiglio? A lavorareeeee....(se trovate).

outsider  @  02/03/2011 23:01:48
   9 / 10
Film molto profondo, riflesso di un'Italia alla deriva.
Coreograficamente corretto ( musiche ritmiche di scena ndr) trasporta lo spettatore e lo trascina sull'onda del tempo che passa sui valori macinati dalla famiglia italiana in trasformazione.
La Romanoff sexy da farmi spruzzare nelle mutande.
Silvio Muccino formidabile.
Gabriele alla regia uguale a "portento" degli anni 2000, da annoverare come nuovo Risi o nuovo Monicelli.

7 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2011 14.53.13
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anna_  @  21/02/2011 08:11:40
   6½ / 10
Mi aveva un po' deluso, considerato che ho apprezzato di più altri film di Muccino. Ma la storia reggeva abbastanza, bravi gli interpreti, nel complesso un film accetabile.

wight  @  19/12/2010 11:12:30
   4 / 10
L'intensità della Morante non salva un film che intuisce alcuni mali dell'Italia di oggi ma che invece di affondare la critica finisce con il girarci attorno quasi compiaciuto. Confuso e irrisolto.

stella.la  @  06/07/2010 21:28:39
   7 / 10
Tratteggia bene i problemi che purtroppo molte famiglie si trovano ad affrontare. certo, forse esagera un po' e carica le problematiche attribuendo lati ambigui e incerti a tutti i personaggi, ma non si distacca poi così tanto dalla realtà.

Clint Eastwood  @  01/05/2010 01:47:17
   3 / 10
Nel cinema di Muccino non esiste UN PERSONAGGIO (tranne forse Will Smith ne La Ricerca della Felicità, ma pure lì c'è il patetico all'americana) che abbia un minimo equilibrio mentale, tratta sempre personaggi schizzati e tuttociò diventa snervante/insopportabile per una visione di 2 ore. Sul piano estetico è molto presentabile (sempre il cinema mucciniano), ma sostanzialmente è vuoto. Qui, con questo film, ha voluto proporre/inventare Il Quarto Potere italiano sull'italietta contemporanea, il risultato ... orrore cinematografico e presa in giro per lo spettatore medio.

E a pensare che inizialmente l'ho ritenuto un genio (incompreso), che illuso.

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  19/02/2010 20:33:34
   5 / 10
La più che soddisfacente prova di Bentivoglio e Morante non basta per far decollare una pellicola che, per quanto sia mossa da tematiche quanto mai attuali come il sorpasso del ben apparire ai danni della bontà d'animo, ha il suo punto debole nelle interazioni fra i vari protagonisti... ora inverosimili, ora compiaciutamente macchiettistiche. La regia non è male... ma con Bentivoglio e Morante si poteva... anzi si doveva osare di più

kirk h.  @  30/01/2010 13:42:56
   6 / 10
be io salvo questo film, un commedia semplice e carina, bella la storia, consigliato ma se è evitabile è meglio

enriqo  @  29/01/2010 16:22:37
   3 / 10
Questo film termina una trilogia le cui puntate precedenti erano Come te nessuno mai e L'ultimo bacio. Dopo gli adolescenti e i trentenni ora Muccino vorrebbe rappresentare la vita degli ultraquarantenni, con accenni ai sogni e problemi degli adolescenti. Il film conferma una cosa evidente gia' dagli altri film: Muccino conosce l'animo umano come una talpa conosce il sole. Assurde e totalmente inverosimili le dinamiche fra i personaggi, soprattutto quelle fra la figlia e la madre. A prescindere dalle loro interazioni, anche le psicologie dei personaggi sono del tutto inverosimili. I pur bravi attori Bentivoglio e Morante sono i primi a rendersene conto e sono costretti, il primo a tenere una faccia da pesce trasognato, e la seconda a muoversi come un'adolescente insicura e piena di tic. La Romanoff e' bravina ma il personaggio sarebbe credibile se avesse almeno 5 anni in piu' dei 17 che ha nel film. Muccinino e' semplicemente trasparente, e la Bellucci e' veramente altrettanto nulla quanto bella (questo e' un complimento, in quanto significa che e' molto bella!). Varie le sbavature e incoerenze di sceneggiatura. Il tutto, nella testa di Muccino, doveva forse essere compensato dal notevole virtuosismo con la macchina da presa, che pero', decisamente, non basta!

Tony yogurteria  @  28/01/2010 08:59:51
   6½ / 10
assolutamente piacevole, media giusta per quanto riguarda questo film. Trama non originale ma interessante, attori abbastanza bravi.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  25/01/2010 12:36:25
   5½ / 10
Che dire...è senz'altro un tentativo di uscire fuori dagli schemi, ma la realtà della famiglia italiana secondo Muccino, versione schizoide-pazzoide-paranoide è francamente ridicola! Inutile cercare novità nel solito stile à la americana del regista, fatto di ritmi angoscianti, musiche turbolente, recitazioni affannate e vertiginosi movimenti di macchina. Controproducente la sceneggiatura che gioca di accumulo, infilando una serie di situazioni forse realistiche ma da infarto se si pensa che accadano tutte all'interno di uno stesso nucleo familiare. E le conclusioni? Sempre facilissime e codarde. Poteva essere lo specchio della società volgare e arrivista di oggi (e per certi versi lo è) ma lo spettatore con un minimo di buon senso rimane frastornato dalle urla nevrotiche collettive per riuscire veramente a farsi un parere. Ed è forse questo il peggior difetto del cinema di Muccino: una ricercatezza di ansia e nervosismo a corredo di paure spesso inesistenti che portano il tutto a sfociare nel moralismo più italico.
Un plauso alla splendida Morante che trasforma con intelligenza la sua mamma super complessata con tocchi di esilarante pazzia. Pittosto mediocre il resto del cast (improponibile Muccino jr!).
A conferma di quanto è falsa la nostra Italia saltarono fuori grandi polemiche e 'sfruculianti' dibattiti per il ritratto spregevole della gioventù al macello messo in luce nel film.
Nei titoli di coda Elisa canta con intensità "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini.

gandyovo  @  23/01/2010 16:52:38
   7 / 10
dopo l'ultimo bacio, si chiude il cerchio... voto meritato secondo me, ma nei film successivi, nessuna crescita. anzi.

franzis83  @  14/01/2010 13:59:46
   5 / 10
Muccino sei scarso...

Gruppo COLLABORATORI julian  @  19/12/2009 02:50:11
   7 / 10
Troppo facile per i critici, professionisti o improvvisati che siano, bollare questo film solo come una caterva di figure stereotipate in successione, una muccinianata, un grossolano ritratto della borghesia italiana del nuovo millennio e troppo semplicistico, a mio parere, tralasciare le parti positive per mettere in risalto solo esclusivamente quelle negative affinchè si possa continuare a predicare sulla scarsezza del cinema italiano. Non si fa così.
Il soggetto certo non era un piatto ricco nè originale, ed è vero anche che la figura del genitore in crisi che si avvia verso il sogno nel cassetto è una di quelle cose che definiremmo "da film"; mi sento tuttavia di dire, con tanta amarezza, che basta una così abbozzata sceneggiatura per descrivere la famiglia della società odierna, un'istituzione fragile, una trappola (come la definiva Pirandello) in cui non c'è spazio per sincerità nè per altruismo.
Le vite dei quattro membri vengono affrontate in maniera separata, proprio perchè non hanno nulla da spartire.
Dove il film sbaglia è nell'allungare le storie, nell'esagerare, nel tragicizzare, là dove il poco non guastava e anzi bastava a rendere l'idea.
Passino anche alcune recitazioni, perchè a ripagare il piano interpretativo ci pensano due maestri che ci sono rimasti: Bentivoglio e la Morante che riesce ad essere ancora un'affascinante donna.
Non mi ricordo, mi pare che c'erano altri pro e altri contro, ma in conclusione si bilanciano in un 7 incoraggiante.

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paride_86  @  22/09/2009 16:34:58
   7½ / 10
Ad oggi "Ricordati di me" è secondo me il migliore film di Muccino.
La storia è quella di una famiglia italiana alle prese con la vita reale, non quella degli spot Mulino Bianco, con tutte le sue difficoltà. Rivedere oggi questo film fa capire quanto sia stato in anticipo nei tempi nel descrivere l'Italia berlusconiana, fatta di 40-50enni narcisi e immaturi, dove impera la cultura dello spettacolo e dell'apparire e la famiglia come istituzione diventa sempre più esile (e questa è una constatazione, non un giudizio sociale).
Gli attori sono tutti molto funzionali alla riuscita del film, ognuno col suo personaggio precisamente caratterizzato; forse il nastro d'argento alla Bellucci è stato un po' eccessivo, però rimane il fatto che la sua presenza non compromette la qualità della pellicola.
Colonna sonora azzeccata.

pinhead88  @  14/05/2009 20:53:57
   3 / 10
Muccino presenta anche questa volta la tipica storiella da fiction tv di raidue con i soliti personaggi stereotipati e fastidiosi che dovrebbero rappresentare la borghesia attuale.a me personalmente non ha lasciato nulla,a parte la scena dove taricone si inchiappetta la velina.in particolare rammento solo questa scena,anche se l'ho visto più di una volta quando lo passavano in tv.nel cast non stimo quasi nessuno,a parte le tette della Bellucci,da non sottovalutare.
tutto sommato un filmetto ad hoc per l'italiano medio abituato a ogni tipo di fiction.

pier(pa)  @  14/05/2009 18:39:09
   3 / 10
Tipico dramma Mucciniano, con gli echi più squallidi della storia della borghesia.

I personaggi di Muccino sono degli ovvi pupazzi, le cue mire non sono cambiare la propria esistenza, ma migliorarla. Vivono nel noto, nell'abitudine, e la loro tragedia è la consapevolezza della loro mediocrità. I sogni da star televisiva, la nostalgia per le strade intraprese e abbandonate, la frustazione per la normalità. Il borghese in fondo è proprio l'espressione del tentativo di scalare posizioni sociali per poi ritrovarsi, tuttavia, ancora un gradino sotto a quelli che erano già sopra di lui. Non fa in tempo ad arrivare, che è superato.

In un tentativo di rivoluzione (che poi si inscrive ancora nello stesso sistema di partenza, da sovvertire) i pupazzi di questo film sentono di nuovo la spinta alla "vita", cioè al miglioramento, al "riuscire".
Ed è qui lo sconforto dell'opera mucciniana, in fondo. Se da una parte Muccino vuole muoversi criticamente in questi passaggi, finisce per farsene complice, per legittimarli.
Apprezzo Muccino da questo punto di vista. Egli tenta qualcosa che non è in grado di fare...ma è nella sua incapacità che viene fuori il vero dei suoi film. I suoi film sono "incoscienti" da questo punto di vista.

In tutta la pellicola non sappiamo per chi fare il tifo. La velina? il fratello imbecille? i genitori?
Poco importa. Il finale è felice, e questo ci soddisfa. Possiamo darci una bella esistenza (una bella famiglia) anche in un mondo "brutto brutto brutto" come questo, in cui per essere qualcuno devi lottare, sacrificarti, soffrire. E così si compie l'esaltazione del valore, del positivo. Della vita come "dover essere", "cercare di fare" etc. etc.
Poco importa se c'è un fondo di critica, di angoscia. Prevale la positività di questa vita, del nostro essere qui, in questo mondo, in questa realtà.

3 risposte al commento
Ultima risposta 14/05/2009 21.47.11
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Sig. Chisciano  @  14/05/2009 17:27:34
   7½ / 10
Rivisto l'altro giorno mi ha convinto definitivamente, anzi secondo me è il migliore di Muccino.
Per carità qualche forzatura ed ingeniuità di troppo ci sono, ma nel complesso sono gli unici difetti. La regia secondo me è ottima, l'uso della steadycam, le inquadrature e il montaggio lasciano scorrere via un film che potrebbe, vista la sceneggiatura, avere un peso ben diverso.
Stereotipi e luoghi comuni qua sono usati molto, forse troppo, (come in tutti i suoi film) ma a mio avviso sono solo il grimaldello per entrare in situazioni e pensieri molto meno superficiali. I temi affrontati sembrano quasi il naturale prosequio del L'ultimo Bacio, il film è pessimista e fa un quadro della società e della natura umana disincatato forse cinico ma assolutamente sostenibile e lontano dai luoghi comuni.
Devo dire bravissimi gli attori, tutti nella parte, persino la Bellucci è brava, probabilmente un buon merito va anche a chi gli ha diretti.

Bucefalo  @  31/03/2009 13:24:21
   4 / 10
Perchè il cinema italiano è diventato questo....
Dramma patetico e nevrotico sui sogni infranti. Regia mediocre come la sceneggiatura. Il solito dramma di Muccino fatto di nevrosi, pianti e urli faccia a faccia. Di una volgarità assoluta la scena della "monta" della velina in carriera.
Trama che dire scontata è poco, una accozzaglia di luoghi comuni a non finire, la velina... il ragazzetto nè carne nè pesce che gioca a fare il comunista impegnato... il padre insoddisfatto, cornuto e cornificatore.. la madre insoddisfatta, cornuta e cornificatrice, la falsità nei rapporti... il voler essere stati.. l'aver voluto fare... i rimpianti... l'autoflagellazione
Alcuni pensano che con questi film Muccino faccia una elegante fotografia della società di oggi, pare più un fotomontaggio grossolano che senza volerlo finisce nella caricatura della sola società che si vuole vedere.
Attori inguardabili e senza scusa, anche la Morante delude, salviamo la Bellucci che è una modella e una scusa quindi ce l'ha, lei è ornamentale.

Bocciato

Invia una mail all'autore del commento monica83  @  27/03/2009 18:55:08
   6½ / 10
Carino ma niente di speciale..mi è piaciuto molto di più L'ultimo bacio

topsecret  @  27/03/2009 17:25:11
   4½ / 10
Avevo rimosso il ricordo doloroso di essere andato al cinema (nientepopodimeno) a vedere questo elogio della frustrazione e della nevrosi. Un film urlato, condito di luoghi comuni e a tratti irritante che non mi ha lasciato niente che vale la pena soffermarsi a raccontare.
Uno dei cast più antipatici del cinema italiano (parere personale), poco incisivo e convincente.....e se ci mettiamo pure Taricone, allora che ve lo dico a fare?

Guy Picciotto  @  27/03/2009 16:59:48
   2 / 10
Ho visto questo miserabile essere (Muccino) un giorno per televisione (qualche minuto) assieme all'inutilità artistica di Bova e una delle solite prostitute riempi schermo: ma siamo sicuri che l'Italia abbia veramente bisogno, per svagarsi, di queste vergogne?

Questa congerie non appartiene all'insieme cinema, nè all'insieme televisione e a possibili fastidiosissime operazioni assiomatiche: sono immagini che hanno rinunciato persino a specchiarsi nel proprio nulla, assemblate da un misero registucolo di serie Z e alla fine contraffatte da "prodotto cinematografico" per eludere qualsiasi tipo di impegno sociale, civile, estetico che decisamente "non abita" il cinemino (italiano) dell'oggi.

Lo scrivente rimpiange le dolci parole del Citti, regista innamorato , che si svagava al cinematografo, "vedendo" i capolavori di Mizoguchi e Dreyer...

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/02/2010 15.51.59
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Parsifal  @  26/01/2009 23:48:22
   6½ / 10
Ps:Stasera su Iris nient'altro alla tele.
Visto per la terza volta forse (sicuramente ultima)sono riuscito a coglierne meglio la parte forse piu' vicina alla realta' ossia quanto la nostra vita ci porti lontano dai desideri e progetti iniziali (vero)e quanto gli affetti a volte siano anche una palla al piede rispetto alla liberta' di amre in senso assoluto. (pesante da dire ma anche solo da pensare).
Poi il resto sono le solite banalita' sul mondo della tv e dei giovani che gia' sappiamo.
Da vedere al massimo 3 volte.

diego83  @  03/01/2009 00:42:37
   6½ / 10
Commedia italiana puntata sull'italiano medio-basso,in diverse età e sesso...a volte eccede in luoghi comuni ma puo andare bene cosi....FOTOGRAFIA!

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/01/2009 10.33.35
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Ciaby  @  29/12/2008 13:55:55
   6½ / 10
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  04/07/2008 19:05:54
   7 / 10
Sì, va bene, il solito film di Muccino. Ed è vero. Ma non dispiace affatto vederlo.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  15/06/2008 23:04:23
   7 / 10
Situazioni di vita reale,una famiglia piena di casini e di sogni.Addirittura mi è piaciuta anche la Monica nazionale.Molto carino.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  03/04/2008 22:09:31
   7½ / 10
Ricordati di me è di sicuro il miglior film di Muccino, spostando la sua attenzione sulla crisi della famiglia italiana, Muccino racconta l'Italia e la perdita dei suoi valori, facendo abbondante uso di clichè e luoghi comuni, ma riuscendo nonostante tutto a mantenere un occhio lucido e critico sopratutto nel racconto della crisi coniugale.

La Romanoff è un personaggio mal delineato ma nonostante tutto efficace mentre Silvio "pallone gonfiato" Muccino fa se stesso in un personaggio comunque scritto male

Sebbene pieno di difetti funziona benissimo

everyray  @  19/03/2008 04:18:49
   6½ / 10
Lo vidi al cinema appena uscito e ricordo che mi deluse un pochino..questo filminfatti segue un pochino le orme del successo de "l'ultimo bacio"ma senza riuscirci,anche se le qualità umane dei protagonisti vengono espresse in maniera molto convincente!
Ottimi Bentivoglio e Morante ancora una volta insieme in un film (turnè),odiosa e fuori luogo la Bellucci!

marco86  @  18/03/2008 11:19:35
   7½ / 10
ma smettetela,sto film è carinissimo.gli attori sono bravi (parlo dei due protagonisti adulti)e la Bellucci non è male.poi si,è pieno di stereotipi,e la voce fuori campo stile favola lo rende ancora più stereotipo,ma mi è piaciuto uguale.e secondo me Muccino qui dimostra di essere un ottimo racconta storie.bravo.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  07/03/2008 11:42:52
   4 / 10
Concentrato irritante di luoghi comuni, in cui si muovono personaggi stereotipati fino al parossismo, e teso ad un moralismo trito e ritrito per di più servito nella solita sciapita salsa mucciniana.

isabella  @  07/03/2008 11:10:42
   3 / 10
Deprimente e noioso,sempre la solita minestra riscaldata..

gabbo  @  08/01/2008 23:29:27
   7 / 10
un po' depre ma bella la regia, e la romanoff :-)

amoreblu  @  02/01/2008 16:14:00
   4 / 10
Un film puerile pieno di retorica e in cui vengono sprecati la "solita" Laura Morante - che con la sua faccia e i suoi atteggiamenti da pazza frustrata comincia a marciarci - e un pur bravo Bentivoglio. Il resto è ancor più nullo, dalla evanescente Bellucci all'irritante Muccino jr. alla starnazzante N. Romanoff, che suscita istinti omicidi.

tavullia86  @  26/11/2007 22:34:18
   5½ / 10
davvero un 6 politico...film che si lascia guardare ma ormai sono un pò troppo ripetitive le tematiche...insomma mi sembra sempre di rivedere lo stesso film...

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Ultima risposta 27/11/2007 12.30.32
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peppe87  @  03/11/2007 00:00:21
   9 / 10
davvero un ottimo film
muccino quando ci si mette sforna dei filmoni
e' quasi adolescenziale ma rispecchia in pieno tutti i problemi che attanagliano molte famiglie.

Bathory  @  02/11/2007 23:16:26
   2½ / 10
uno dei film più brutti e insulsi che io abbia mai visto. Recitazione da cani in particolar modo Muccino jr., la Romanoff (scandalosa) e una sempre peggiore Monica Bellucci...
Finale davvero davvero triste..ricordo che dopo la visione del film rimasi incazzato per diversi minuti...

1emozionedapoco  @  10/10/2007 20:07:49
   1½ / 10
come siamo caduti in basso!!!
Sembrava una fiction televisiva anche se mi prende di più "Incantesimo" che guarda mia madre.
I personaggi sono stereotipati ( il marito annoiato, l'amante ****, la moglie isterica, il figlio s****to, la figlia un pò zoccola) peggio che quelle cose della De Filippi e manca totalmente una minima analisi psicologica ( forse il regista non sa di che si parla).
Boh io i film così li chiamo film mc donald.

cinemamania  @  16/08/2007 16:42:12
   8 / 10
Questo film mi è piaciuta molto la parte tecnica, bella fotografia e bella regia.

Gruppo COLLABORATORI Victor  @  09/08/2007 18:32:30
   5 / 10
Preso in sè potrebbe, il condizionale è d'obbligo, anche essere interessante, ma Muccino non fa altro che fotocopiare "L'ultimo bacio" spostando le vicende dai 30 ai 50 anni, lasciando una porta aperta nel finale esattamente come aveva fatto nel precedente film. Non mancano urla e corse, con l'aggiunta di una critica ai danni della televisione, accusata di sponsorizzare ragazze unicamente per la loro "generosità" e non per le loro qualità artistiche...la critica è lodevole e premonitrice, ma non è possibile che venga da uno che ad ogni film ci propina quel cane del fratello...

metafisico  @  07/08/2007 19:54:31
   4 / 10
deprimente e insulso anche se c'è di peggio...

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  18/07/2007 15:43:22
   3 / 10
io se fossi nella Morante o in Bentivoglio mi vergognerei profondamente di aver recitato in questo film.

questo secondo muccino sarebbe un ritratto di una famiglia italiana? la famiglia del tubo catodico, delle letteronze, dell'insicurezza adolescenziale, della voglia autoriale? bha... varamente un carosello di luoghi comuni e banalità.

Rimaneggia i suoi soliti temi, sperando in un rinnovato successo con messaggi dalla profondità intrinseca tipo "la famiglia italiana è allo sbando" , "la vita si apprezza passando attraverso la sofferenza" o "era meglio morire da piccoli con i peli del kiulo a batuffoli"...

insomma, a forza di stereotipi e seguendo una trama più scontata di un pareo da oviesse... tutto si risolve... per poi riaprirsi nell'ultima scena

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER mi sa che su questa formula ormai Muccino ha messo il copyright!

iraclion  @  19/06/2007 14:36:16
   8 / 10
gran bel film diretto da un ottimo regista, muccino mette in luce come nessun'altro la crisi della famiglia borghese italiana ( e dell'italia in generale), ben coadiuvato dagli attori (8 alla Romanoff e alla Morante , 6 a Bentivoglio un po troppo allampanato 5 al Raccomandato e alla Bellucci ma grazie a Dio si vedono poco), geniale la falsa happy end alla fine

monaco2006  @  14/06/2007 09:25:45
   9½ / 10
secondo me al pari di "l''ultimo bacio" anche questo film rispecchia molte situazioni reali. Non c''è una morale come ho letto in molti messaggi ma è una presa d''atto di come vanno certe cose...!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  20/05/2007 19:49:10
   7 / 10
Muccino è uno dei pochi registi italiani che mi piaciono. Buon film, veritiero e a tratti angoscioso con un'ottima interpretazione della Morante.

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/03/2009 09.28.48
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John Carpenter  @  27/04/2007 00:04:49
   7½ / 10
Un bel film drammatico, che parla di una "normale" famiglia composta da: padre, madre e due figli. Il film si divide in quattro storie, intrecciate tra loro.
Valentina: la figlia desiderosa di sfondare nel mondo della televisione, dello spettacolo come "showgirl", disposta a tutto pur di apparire in Tv. In questa vicenda, il regista Gabriele Muccino sottolinea il caso "vallettopoli" in modo giusto e chiaro. Nicoletta Romanoff da il volto di Valentina, convincente e molto carina.
Paolo: il fratello di Valentina, il classico "s****.to" che ha problemi di cuore, che litiga con la sorella per le provocazioni ai suoi vestiti che puzzano e ai suoi capelli disordinati e che per farsi "accettare" dai suoi coetanei è disposto persino ad organizzare festicciole a base di canne e alcool. Carattere nervoso e incontrollabile. Interpretato da un SIlvio Muccino non del tutto convincente.
Carlo: padre e marito, persona gentile e fidata, con un buon lavoro, ma anche con una bella amante: Monica Bellucci. Fabrizio Bentivoglio si impegna e fa del suo meglio per il suo personaggio.
Giulia: la vicenda che mi è piaciuta di più. Una moglie inosservata, una moglie tradita dal marito, una madre affidabile ma mai compresa, ma anche una donna con un sogno nel cassetto: quello di diventare una grande attrice teatrale. Lei ce la metterà tutta, con grandi difficoltà nelle scene, una grande difficoltà per la situazione che ha a casa, ma una donna forte, disperata e che ama la sua famiglia. L'unica persona positiva della famiglia. 10 come voto all'interpretazione di Laura Morante in questo ruolo drammatico.
Bella la colonna sonora.
Finale pessimista.
Da vedere assolutamente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/02/2010 16.00.42
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sweetkriss  @  25/04/2007 00:13:19
   1 / 10
Mamma mia è appena finito e contavo i secondi...film da guardare con a portata di mano una consistente dose di ansiolitici, isterismi, corna e *******simo questo è il succo, non è un film è un bordello ma nel vero senso della parola, un marito squallido fino alla fine che avrei preso volentieri a sprangate di ferro, una moglie isterica, una figlia zoccola e un figlio s****to che parla come un menomato...non credo proprio che questo film rispecchi la quotidianetà della famiglia italiana fortunatamente di famiglie così credo che ce ne siano veramente poche...Muccino si sarà ispirato alla sua. Un film senza senso noioso e sopratutto privo di morale dall'inizio alla fine (x esempio: Fai la zoccola e avrai successo) i fratelli Muccino farebbero meglio se vendessero verdura al mercato.

3 risposte al commento
Ultima risposta 25/04/2007 15.32.47
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iosper  @  19/04/2007 15:40:48
   7 / 10
Stranamente l'ho trovato molto gradevole.

addicted  @  14/04/2007 12:44:48
   1 / 10
Volevo esprimere un parere su questo film da parecchio tempo, perchè mi è sempre dispiaciuto che uno come Muccino sia considerato un degno esponente del cinema italiano.
Santo cielo... ma come si fa????
E' disonesto, banale, superficiale e intellettualoide. Gli attori sono mal diretti, la sceneggiatura è roba da fiction televisiva, il montaggio è fastidioso e presuntuoso.
Questi film sono irritanti e inducono a preoccuparsi seriamente per le sorti del nostro cinema.
Evitateli.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Amira  @  30/03/2007 15:00:36
   2½ / 10
Copia e incolla dal commento sull'ultimo bacio, veramente patetico. Effettivamente come ha già scritto qualcun altro, non si sa perchè ma nei film di muccino sono sempre tutti isterici... mah, forse lui ragiona come nei programmi televisivi, se non ci sono litigi o risse non c'è odience...

Paolo70  @  21/03/2007 15:32:22
   6½ / 10
Film che narra le delusioni di una coppia per non avere seguito i propri sogni, il tradimento da parte del marito e le vicende dei loro due figli: la fglia disposta a tutto per diventare veline, il figlio deluso per un amore non contraccambiato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/03/2007 16:40:36
   5½ / 10
salvo la recitazione di Bentivoglio e Morante...poi getto via il resto!
intrecarsi di storie di cui nessuna mostra un vero lieto fine,ma neanche questo,nessuna storia da un vero messaggio edificante!
sembra una famiglia che come aveva iniziato finisce...insomma un po di speranza poteva metterla!
poteva durare anche mesi questo film,tanto non ha un vero senso!

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/03/2007 18.56.11
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rocketbabydollz  @  26/02/2007 00:24:16
   4½ / 10
qualcuno ha detto che questo film rispecchia l'italia di oggi.
io vorrei dire solo che se l'italia di oggi è fosse davver così squallida come racconta (male) muccino; piena di immaturi, di puttanieri, di genitori idioti e di ragazzi con la zeppola che non sanno parlare io domattina prendo il primo aereo per una destinazione a caso.

o semplicemente potremmo far emigrare lui.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/02/2007 00.25.42
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SuperLucky  @  22/02/2007 16:33:36
   7½ / 10
Realistico. Da vedere.

Phelps  @  05/01/2007 12:36:28
   3 / 10
......e che muccino i film proprio nn li sa fare è negato, che si trovassero meglio un altro impiego lui e suo fratello e lasciassero spazio a chi di competenza...che cessi...

Lory_noir  @  14/12/2006 18:08:13
   5½ / 10
lupin6  @  23/11/2006 23:43:04
   2 / 10
politicamente ed esclusivamente di SINISTRA questo film lo disprezzato moltissimo nella recitazione di muccino e bentivoglio!!!

ely80  @  14/09/2006 17:39:09
   6 / 10
La trama non è niente di speciale, attori fin troppo bravi per questo film (Morante e Bentivoglio). La sufficienza è perchè alla fin fine il film riesce in qualche modo a coinvolgere lo spettatore

Lara°  @  06/09/2006 18:11:57
   6½ / 10
CARINO..si può vedere!.. l'unica cosa inguardabile, O MEGLIO,insentibile è la recitazione della Bellucci! è stupenda ma appena apre bocca...... BOOM sui denti!! :-)

larcio  @  03/09/2006 18:15:49
   7½ / 10
bel film da vedere senza aspettarsi chissà che...come sempre la morante da prova di essere una delle attrici più affermate, e buona anche la performance di tarricone di lavia e della bellucci, poco convincente bentivoglio, orrendo muccino.. la regia risulta pulita, anche se la sceneggiatura è abbastanza scontata...si puo vedere.

Titty@  @  29/08/2006 20:03:10
   6 / 10
Non l'ho trovato così brutto come alcuni hanno detto. Qualche piccolo difettuccio nella pronuncia di Muccino ma nel complesso la trama regge e la commedia fila liscia....forse un po' troppo.

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