Voto Visitatori: | 7,57 / 10 (7 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 9,00 / 10 | ||
La vera storia di Liz Murray raccontata da Peter Levin.
Liz Murray, figlia di tossici, cresciuta in un contesto squallido e degradato, dopo il ricovero forzato della madre, si ritrova a dover affrontare da sola la vita. La giovane Liz si accorge ben presto di possedere un'intelligenza ben al di sopra della media (ereditata dal padre da come si evince sin dalle prime scene) e grazie alla sua voglia di riscatto e alla sua forza di volontà riesce ad aprirsi le porte di una delle più grandi e celebri università americane, Harvard.
Film toccante e magnificamente girato, Peter Levin aiutato da un cast eccellente di ottimi mestieranti, riesce a raccontare una storia difficile che ha come tema centrale la voglia di misurarsi con la vita e contro le avversità che ci può riservare il destino.
Sin dall'inizio pendiamo dalle labbra della giovane Liz (una magistrale Thora Birch), che ci racconta passo passo tutta la sua vita, partendo dall'infanzia fino ad arrivare agli anni duri dell'adolescenza, passati alla ricerca della figura di riferimento che è sempre mancata nella sua vita. Il rapporto di Liz con sua madre, dettato da un amore viscerale, che riesce a battere qualsiasi ostilità, come quella dei problemi psicologici di quest'ultima, dovuti alla droga, che la porteranno ad una lenta ed agonizzante decadenza.
Altro tipo di rapporto è quello con il padre, Liz cerca in tutti i modi di avvicinarlo e in qualche modo di emularlo, ma di fronte a lei non trova altro che un muro.
"Abbandonata dal destino" è un film crudo, che racconta come, nonostante le avversità della vita, la forza d'animo e la determinazione possano essere qualità valide per risalire la china e potersi realizzare in una società piena di ostilità.
La regia di Levin, pur essendo di stampo prettamente televisivo (anche perché il regista è un mestierante del mass media), riesce perfettamente a non apparire troppo superficiale, raccontando con assoluta precisione e sensibilità le vicende della giovane Liz Murray.
Sicuramente il VERO punto di forza del film è il cast composto dalla stella Thora Birch ("Hocus Pocus", "Amiche per sempre", "American Beauty", "The Hole" ecc) che proprio grazie a questo ruolo riceve una nomination agli Emmy Awards del 2003. La bravura della giovane e graziosa attrice californiana viene riconfermata anche in questo prodotto poco pubblicizzato nel resto del mondo (in Italia uscì direttamente in DVD), che però mantiene una sua dignità artistica.
Michael Riley ("French Kiss") interpreta in maniera egregia il ruolo del padre di Liz, sfoderando la sua bravura dettata da anni e anni di gavetta.
Per il difficilissimo ruolo della madre abbiamo Kelly Lynch ("Charlie's Angels") che riesce a ben figurare tra il cast grazie ad un'interpretazione toccante e sentita.
Infine, c'è una chicca nel cast, ovvero la presenza di una giovanissima Ellen Page (che solo 3 anni dopo prenderà parte al pluripremiato "Juno") nel ruolo della sorella di Liz, ovvero Liza.
Unica nota dolente, la distribuzione italiana del film. Uscito in DVD diversi anni fa, la versione italiana di "Homeless to Harvard" oltre a presentare un'edizione del tutto scarna e priva di contenuti che potevano aiutare lo spettatore a comprendere meglio il prodotto, si presenta con un doppiaggio scadente e amatoriale. Si consiglia a chi ha dimestichezza con la lingua inglese di visionarlo in versione originale in edizione DVD o Blu Ray americana.
"Abbandonata dal destino" è un film toccante e maledettamente reale. Il degrado sociale e le avversità del destino sono i fattori che metteranno in difficoltà la giovane Liz Murray (che oggi, dopo essersi laureata ad Harvard nel 2009, ha ricevuto un dottorato onorario alla Merrimack College di North Andover), ma proprio grazie al suo temperamento e all'aiuto di persone che hanno creduto in lei, riuscirà ad emergere dal degrado.
Una storia di grande coraggio e di solidarietà che non potra lasciare nessuno nell'indifferenza.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 26/07/2013 11.44.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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