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Dopo l'opera prima "Santa Maradona", un po' troppo pretenziosa fotografia dei soliti trentenni e delle loro inquietudini e insoddisfazioni, il regista Marco Ponti torna con un lavoro più frizzante e originale, avvalendosi della buona interpretazione di Libero De Rienzo, giovane attore ormai lanciatissimo sul palcoscenico nazionale e dei suoi validissimi compagni di avventura: Vanessa Incontrada, finalmente con la sua vera voce dopo lo scialbo doppiaggio a cui era stata destinata da Pupi Avati ne "Il cuore altrove" e l'ironico Kabir Bedi (anche lui con il suo esotico accento anglo-indiano).
Non mancano nel film le citazioni ai classici della commedia all'italiana anche se talvolta velate ed allusive: il protagonista si chiama Dante Cruciani come Totò ne "I soliti ignoti".
E' difficile spiegare il film partendo dalla trama, come è anche difficile capirlo a primo acchito anche perché le vicende narrate sono sempre a metà tra realtà e assurdo, sogno e fantasia.
L'intreccio continuo tra le avventure di Dante, giovane e squattrinato pony-express e Nina, hostess un po' svagata, il fil-rouge del viaggio con sullo sfondo Italia (e in particolare Torino, assai amata negli ultimi anni dai nostri più promettenti cineasti) e Spagna, il ritmo incalzante attirano lo spettatore, curioso di scoprire come risolverà i suoi problemi buffamente tragici il protagonista del film.
Di fatto "A/R Andata+Ritorno" può essere considerato un film "collettivo" perché deve proprio all'unione dei protagonisti la sua forza.
La sceneggiatura a tratti può risultare carente anche se il film mantiene un buon ritmo per gran parte della sua durata, ma anche questo suo essere persino "infantile" sembra voluto anche allo scopo di suscitare nello spettatore ilarità e invito al divertimento senza pensieri.
Libero De Rienzo si mostra molto a suo agio nei panni di Dante, quasi fosse una sorta di suo alter-ego e sicuramente è il maggior punto di forza del film, c'è da augurarsi che le dichiarazioni rilasciate in occasione dell'uscita della pellicola circa un suo imminente ritiro dalle scene siano un mero tentativo di farsi pubblicità poiché sarebbe un vero peccato perdere uno dei più interessanti caratteristi degli ultimi anni. In quanto a Ponti, si attende con ansia una nuova prova anche per dare un po' di ossigeno alla nostra provata cinematografia.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 15/12/2005
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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