Recensione cous cous regia di Abdellatif Kechiche Francia 2007
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione cous cous (2007)

Voto Visitatori:   6,67 / 10 (36 voti)6,67Grafico
Miglior filmMigliore regiaMiglior attrice debuttante (Hafsia Herzi)Migliore sceneggiatura
VINCITORE DI 4 PREMI CÉSAR:
Miglior film, Migliore regia, Miglior attrice debuttante (Hafsia Herzi), Migliore sceneggiatura
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film COUS COUS

Immagine tratta dal film COUS COUS

Immagine tratta dal film COUS COUS

Immagine tratta dal film COUS COUS

Immagine tratta dal film COUS COUS

Immagine tratta dal film COUS COUS
 

L'ex presidente Ben Bella, padre del socialismo algerino, fondatore del FLN ed anima della resistenza contro il dominio coloniale francese, promuoveva la sua rivoluzione con uno spietato anatema, dicendo a muso duro ai nemici dell'esagono: "Voi ci avete colonizzato con le vostre armi...E noi vi conquisteremo coi ventri delle nostre donne!". La sua lontana profezia è oggi sotto gli occhi di tutti, con la crescente immigrazione araba nei Paesi occidentali, l'esportazione della cultura islamica, il fiorire delle moschee e l'incremento demografico delle nostre città, coi tanti problemi che ne conseguono in termini di integrazione, a livello culturale e di occupazione; discorso questo che in realtà potrebbe estendersi all'immigrazione extracomunitaria in genere. E in effetti un film come "Cous Cous", oltre che nelle banlieue parigine, poteva girarsi a Tor di Quinto a Roma, come a Torino S.Salvario o in tante zone della campagna meridionale, dove magrebini e marocchini fanno parte integrante della popolazione.

Una giusta lettura del film "Cous Cous" non può dunque prescindere da una interpretazione storico-sociologica di questo genere: nei sobborghi popolari della città costiera di Sète, in uno squallido quartierone prefabbricato, si svolge la vita di una famiglia di poveri immigrati, mantenuti con dura fatica del capofamiglia che, lavorando da 40 anni in un cantiere marino, cerca di traghettare verso un maggiore benessere la nuova generazione. Ma lo fa in tempi difficili come quelli attuali, in cui lo spettro del precariato, della disoccupazione e del licenziamento è continuamente in agguato; da cui il dramma del povero protagonista che, lasciato a casa dall'azienda perché vecchio, morirà rincorrendo affannosamente la teppaglia del quartiere per recuperare il motorino rubato. Anche l'idea estrosa di "inventarsi" un ristorante di cous cous a bordo di una vecchia bagnarola ancorata nel porto, va valutata nell'ottica molto attuale della cosiddetta "nuova imprenditoria", sovente inutile, pretestuosa e poco redditizia; sufficiente solamente a "truccare le carte" delle indagini statistiche di regime sull'occupazione. Storia sociale, dunque, ma non solo.

Il film del bravissimo franco-tunisino Kechiche si presta altrettanto bene ad una seconda chiave di lettura molto più ampia, come metafora globale dell'esistenza, in cui il capo famiglia passa la vita a produrre risorse per tutti e poi, fatalmente, conclude il suo ciclo biologico, lasciando il testimone ai suoi figli. Mentre, per contrapposto, la femmina più giovane del gruppo scopre istintivamente il potere della propria seduttività, che la renderà madre e nutrice, riproducendo la vita.
Così facendo farà girare la testa a tutti gli uomini, come succede nel film nella scena principe della danza del ventre, in cui la pancia già tonda della precoce adolescente va letta simbolicamente come profezia di maternità, in una sorta di moderna annunciazione.

Intorno ruotano esempi frappanti di ordinaria umanità, fotografati impietosamente con ossessivi primi piani, che evidenziano l'ipocrisia e la supponenza dei burocrati "bianco-europei", oltre alla pochezza e alla volgarità della famiglia tunisina. E qui occorre aprire una doverosa parentesi sull'isterismo dominante di certe figure femminili aggressive, bercianti, pettegole, sempre recriminatorie, che insoddisfatte della propria vita stigmatizzano continuamente gli uomini, considerati responsabili delle loro mancate fortune. Un'immagine realistica, non di maniera, tipica forse del mondo arabo, ma altrettanto frequente anche nel nostro meridione, ove la donna, proprio perché "culturalmente " in minoranza nella sfera pubblica, si vendica astiosamente nel privato, tra le mura di casa; dove invece gli uomini, smessi finalmente i panni fittizi del dominatore, cercherebbero quiete.
Che piaccia o meno, se ne può comunque trarre una conclusione per certi aspetti positiva: che di fronte ad una società tanto rigida e spietata, solo la famiglia di sangue resta àncora di salvezza, capace di ricompattarsi in situazioni di comune emergenza...Come succedeva agli immigrati meridionali nel Nord del miracolo economico.

Profondi, dunque, i temi trattati dal regista tunisino. Col respiro classico del romanzo verista di taglio ottocentesco, che intorno al ritratto dei singoli personaggi mirava a disegnare non solo un'intera epoca, ma il destino globale ed essenziale dell'umano (v.i Rougon-Maquards di Zoliana memoria.)
Vero questo, si potrebbe eccepire su alcuni aspetti tecnico-formali del film, come i primi piani ossessivamente ravvicinati e le carrellate accelerate, sovente troppo mosse, delle riprese a braccio, con telecamera manuale. Un'ingenuità "sospetta" di difficile decodificazione: esprit naïf o semplice incapacità tecnica?

Inutile invece lamentare la lentezza esasperante del ritmo narrativo, infarcito di ripetizioni, perchè tipico della cultura araba, in cui dialoghi, scene e vicende si sviluppano con la reiterazione continua del motivo centrale, con nenie musicali ripetute ossessivamente, capaci però di ingenerare quella ineffabile atmosfera definita nella cultura araba come "Tarab": una sorta di spinta emozionale collettiva che lega inesorabilmente il pubblico all'artista, come in effetti nelle scene trascinanti della danza del ventre della giovane maliarda.
Di qui, spettacolo nello spettacolo, la splendida raffigurazione del gruppo di anziani musicisti all'inaugurazione del locale "Cous Cous di pesce", che sembra scaturire direttamente dalle pagine di "Ti ho amato per la tua voce", il libro sulla vita di Umm Kalthum, la mitica "sirena musicale" di tutto il mondo arabo.

Commenta la recensione di COUS COUS sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di GiorgioVillosio - aggiornata al 22/01/2008

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

40 secondiabout luisallevi - back to life
 NEW
ammazzare stancaanemoneanna (2025)
 NEW
attitudini: nessunabobo'breve storia d'amorebugoniabuon viaggio, marie
 NEW
bus 47
 NEW
caravaggio a roma - il viaggio del giubileocarmen e' partitac'e' un posto nel mondo
 NEW
c'era una volta mia madrecinque secondidead of winterdepeche mode: mdie my lovedj ahmetdracula - l'amore perdutodreams (2025)due famiglie, un funeraleeddington
 NEW
eternity (2025)evenfantasma in guerra
 NEW
five nights at freddy's 2frankenstein (2025)fuori la verita'giovani madriheidi - una nuova avventurai colori del tempo
 R
il maestro (2025)il mio nome e' nevenkail mostro (2025)il primo figlioil principe della follia
 NEW
il rapimento di arabellail sentiero azzurroio sono rosa riccijay kellyla ballata di un piccolo giocatorela camera di consigliola chitarra nella roccia - lucio corsi dal vivo all’abbazia di san galganola divina di francia - sarah bernhardtla famiglia halloweenla grande paura di hitler. processo all'arte degeneratala mano sulla culla (2025)la ragazza di ghiacciola vita va cosi'
 NEW
laghat - un sogno impossibile
 NEW
l'anno nuovo che non arrival'illusione perfetta - now you see me 3lo schiaffo (2025)ne zha - l'ascesa del guerriero di fuoco
 NEW
nguyen kitchennino. 18 giorninoi e la grande ambizioneoi vita miaorfeo (2025)paw patrol: missione nataleper tepiero pelu’. rumore dentropredator: badlandsput your soul on your hand and walkqui staremo benissimoradio solaire - radio diffusion rurale
 NEW
regretting you - tutto quello che non ti ho dettoricardo e la pitturarino gaetano - sempre piu' bluriproberto rossellini - piu' di una vitascarletsemplice clienteshelby oaks - il covo del malesiamo in un film di alberto sordi?
 NEW
sognando rossospringsteen - liberami dal nullathe age of disclosurethe encampments - gli accampamentithe mastermindthe perfect neighbor: la vicina perfettathe running manthe smashing machinethe toxic avengerthe ugly stepsistersto a land unknowntoni, mio padretroll 2 (2025)tua madreun semplice incidenteuna famiglia sottosoprauna ragazza brillantevaswake up dead man - knives outwicked - parte 2zootropolis 2

1067379 commenti su 52904 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

28 ANNI DOPO: IL TEMPIO DELLE OSSAA NORMAL FAMILYABRAHAM'S BOYSANNIVERSARYBILLY JACKBILLY JACK GOES TO WASHINGTONBLUE MOON (2025)BUTCHERS BOOK THREE: BONESAWCHIENCOMING BACK FOR YOUDIE'CED: RELOADEDDON'T LOG OFFDRAINEDEL DIABLOGENIE (2023)GIOVANI IENE (1961)HELL IN A BOTTLEIL CLUB DELL'AMOREIL PICCOLO BILLYIL SEGNO DEL COMANDO (1992)INNAMORARSI A CHRISTMASLANDKOLN 75LA DANZA NERAMANCHURIAN AVENGERMEERKATSNATALE CON PEPPERMINTORANGUTANRED MOON TIDERIVER OF BLOODROOFMANSILENT NIGHT, DEADLY NIGHTSTARSHIP TROOPERS - ATTACCO SU MARTESTRANGE HARVESTTE L(E)O COMANDOTHE BANISHEDTHE CUT (2024)THE FORGOTTEN FACESTHE PROPER TIMETHE RETURN OF BILLY JACKTHE TRIAL OF BILLY JACKUN LIBRO SOTTO L'ALBEROUN NATALE SORPRENDENTEUN VIAGGIO PER RICOMINCIAREV/H/S/HALLOWEENVIOLENCEWEEKEND PER DUE (CON DELITTO)

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


IL MAESTRO (2025)
Locandina del film IL MAESTRO (2025) Regia: Andrea Di Stefano
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè, Edwige Fenech
Genere: commedia

Recensione a cura di The Gaunt

A HOUSE OF DYNAMITE
Locandina del film A HOUSE OF DYNAMITE Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Jared Harris, Tracy Letts, Anthony Ramos, Moses Ingram, Jonah Hauer-King, Greta Lee, Jason Clarke
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net