Voto Visitatori: | 6,53 / 10 (92 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 7,50 / 10 | ||
La seguente recensione contiene elementi di spoiler; se ne consiglia la lettura solo dopo la visione del film.
Lo sfortunato killer a pagamento Chev Chelios sopravvive miracolosamente a una caduta da un elicottero grazie al suo potente cuore, ma non appena tocca il suolo viene rapito da una triade giapponese, che sostituisce il suo cuore con uno artificiale funzionabile solo con regolari scosse elettriche. Chev si metterà quindi alla ricerca del proprio cuore, ormai in funzione nel petto di un vecchio boss cinese centenario, ed alla ricerca della sua fidanzata Eve.
Quando uscì nel 2007 il primo "Crank", critica e pubblico furono sorpresi dal suo stile da videoclip e dalla sua natura estrosa e frenetica, grazie alla perfomance adrenalinica di Jason Statham e ad una sceneggiatura con pochi attimi di respiro e scelte narrative divertenti; questo sequel non è da meno, anzi se possibile è ancora più pazzo e scatenato del primo.
C'è da dire che questo "Crank 2" si diverte anche a prendere in giro lo spettatore con scelte riconducibili a qualche soap opera anni '80: personaggi che tornano in vita, attori che interpretano il fratello gemello del personaggio defunto nella puntata precedente, teste di nemici tenute in vita in una tanica. Ma nonostante ciò questo sequel conosce bene la sua natura imbrogliona, non la nasconde affatto, e sa come distogliere l'attenzione dello spettatore da queste scelte narrative, evitando di cadere nello stesso errore commesso da un'altra serie di film folli, "Feast" II e III, in cui simili trucchetti fanno calare il livello qualitativo della pellicola.
In questo Crank, l'attenzione dello spettatore è attirata dai soliti, grotteschi metodi di ricarica del protagonista e dalla follia generale dei personaggi; i trucchi sopracitati cascano in secondo piano, tali sono le interessanti sotto-trame e comparsate dei personaggi del film precedente, e la pellicola acquista una forte carica auto-ironica. Come scritto in precedenza, gli autori sanno benissimo di aver ricreato un setup simile al film precedente per assicurarsi di avere idee più facili da cogliere. Ma ciò non toglie che il tutto sia divertente.
Come contorno alla trama, gli autori Neveldine/Taylor hanno infarcito il tutto di sequenze nonsense di buon gusto, come ad esempio la lotta finale tra Chev e il capo della triade, in cui i due personaggi diventano protagonisti di una scena che ironizza sui monster movie giapponesi: i due diventano enormi caricature grottesche di se stessi e combattano all'interno di una centrale elettrica in miniatura. Ma questo è solo un esempio, perchè tante saranno le sorprese per gli amanti dell'assurdo demenziale.
Un assurdo che ben si sposa con la parola trash: come nel precedente capitolo, aspettatevi una prorompente dose di corpi femminili e violenza, sesso semi-integrale e rapporti lesbo, senza contare una scena che coinvolge proiettili e impianti al seno; non mancano poi prostitute di ogni etnia e dialoghi di una volgarità impetuosa, scene di mutilazione e splatterate belle e buone dal gusto Tarantiniano. Il tipico film da vedere con la nonna.
Cast praticamente uguale al primo, salvo new entry come il mafioso El Huron, la soffocante protituta asiatica Ria e l'ultra centenario Poon Dong, interpretato dal compianto David Carradine nella sua ultima apparizione cinematografica.
Se vi è piaciuto il primo "Crank", questo secondo capitolo è obbligatorio, salvo goderselo con la consapevolezza che niente di tutto quello che state per vedere può in qualche modo essere preso sul serio.
Tirando le somme, "Crank: High Voltage" è un film molto divertente e frenetico ma che viene però penalizzato dal bisogno di ricostruire un setup iniziale molto simile al precedente, indice di una scarsa presenza di nuove idee, ma fa piacere sapere che gli autori ne hanno preso piena coscienza.
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Recensione a cura di maxpayne230 - aggiornata al 14/07/2009
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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