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Uscito nella primavera del 2014 il film, che si avvale di molte guest star - abilmente celate sotto un trucco non pesante ma che comunque non rende gli interpreti famosi riconoscibili di primo acchito - è ispirato ai libri del romanziere di lingua tedesca Stefan Zweig, personalità di rilievo nel primo Novecento nonché scrittore raffinato e superbo.
Il film di Wes Anderson parte dalla dedica a questo scrittore che fu tra i primi a condannare la follia nazista, tanto da subire l'onta del rogo delle sue opere, per realizzare una storia a metà tra verosimiglianza e totale fantasia, con quella punta di nonsense che rimanda a una cinematografia di fine anni Trenta - primi anni Quaranta (il Chaplin del "Grande dittatore", il Lubitsch di "Vogliamo vivere" e persino i fratelli Marx).
La vicenda è ambientata in uno staterello immaginario e parte da fine anni sessanta da un hotel ormai decaduto per poi finire a ritroso e soffermarsi sull'enigmatico concierge Gustave (un beffardo Ralph Fiennes) e sul giovane Zero, portiere immigrato di etnia vaga ma decisamente incitante al razzismo in un'epoca pronta a condannare chiunque non conforme a determinate standardizzazioni.
Zero (interpretato magistralmente dall'esordiente Tony Revolori), di fatto è un protagonista a tutto tondo che subirà le conseguenze delle varie e paradossali avventure occorse nell'albergo e a chi ruota introno ad esso.
Oltre allo stile recitativo e alla trama (quasi un divertissement e sicuramente originale per i parametri odierni), la particolarità della pellicola sta nel girato. Infatti i formati di proiezione variano per tre volte quasi a rendere una sorta di excursus sulla storia del cinematografo partendo dalla sua ratio.
Più che apprezzare la trama in sé, che forse a tratti può risultare complessa per le sue ramificazioni e per i vari personaggi che intervengo, il film va considerato per la riflessione in sé sull'ars narrandi che sia il mero intreccio o il formato della pellicola.
Film sui generis non adatto a palati facili ma sicuramente una piccola perla nel mare magnum del mondo del cinema.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 30/10/2014 12.43.00
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