Voto Visitatori: | 6,38 / 10 (141 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 3,00 / 10 | ||
"Sylvester Stallone mi ricorda il mio professore di chimica. Un uomo fisicamente e anagraficamente diverso dall'attorone italoamericano ma che, quando parlava, trovava il modo di espellere dalla bocca una notevole quantità di saliva. I malcapitati delle prime file facevano di tutto per voltarsi dall'altra parte e scostarsi dai banchi di scuola; tuttavia era quasi impossibile schivare la pallottola di muco che, inesorabile, arrivava a bersaglio. L'attesissimo (come se stessimo parlando di una pellicola scritta e diretta da un autore vero) secondo episodio dei "Mercenari" è come il suo creatore: un proiettile di bava che, nel migliore dei casi, ti si attacca addosso nonostante tu possa essere dotato di riflessi fulminei."
Reattività che non mancano di certo al protagonista Barney Ross, colui che guida gli aeroplani con la stessa disinvoltura con la quale si impegna sul water di casa. La sua "bad attitude" si muove sul baratro della semplicità ideologica: Barney e la sua squadra di sacrificabili favoriscono sbocchi di sangue e fuoriuscita di coratelle, scorrazzamenti di carri armati, sparring senza partner, fuoco senza passione e rilievi umani senza peso, abbandonati da un sistema di racconto negligente. Soldatini tutti uguali in marcia verso un box-office debilitato, come quel cobra reale che non vede l'ora di aggiungere un po' di linfa (anche se di sospetta qualità) che possa tenerlo in vita durante i cinque giorni lavorativi settimanali.
Il valore del film è indubbio, una volta che si analizza la sceneggiatura elementare scritta proprio da Sly: antefatto action tiratissimo per almeno quindici minuti, riposino con tanto di basica vicissitudine anticipata, accadimento del preavviso (sennò che l'avrebbero scritto a fare?),scusa per una vendetta sanguinaria mentre si insegue il Vilain (!) di turno, e culminante reunion familiare di tutti gli ammazzasette più cafoni che hanno invaso gli schermi cinematografici grazie alle pellicole più totalitariste e propagandiste della storia.
Non c'è Smart che tenga, né battuta ricattatoria che possa addolcirci: la approssimazione del film la si trova in offerta speciale nell'assenza di veri dialoghi insieme alle due apparizioni "mi(s)tiche" che arrivano a togliere le castagne dal fuoco proprio nel momento e nel luogo opportuno. La netta condanna è confermata di fronte a un'ironia inesistente che fa finta di citare e parodiare, ma che si scopre a strizzare l'occhio a un calderone pastrocchiato di vita inesistente, di valori per i quali combattere, trattati come grossolani specchietti per le allodole, se è vero che nessuno tra gli "expendables" pensa ai destini del mondo quando l'azione si sposta su una miniera che contiene tonnellate di plutonio.
Simon West, già autore non apprezzato di "Tomb Raider", si conferma a suo agio con assetti narrativi episodici e meccanici. Più che omaggiare i film d'azione degli anni '80 e '90, la sua regia ti fa venire la voglia di rivederli. Anzi, facciamo una bella cosa: per una volta finiamola con le citazioni, i richiami e compagnia bella, o al più cambiamo decennio di riferimento e cominciamo a riverire altri periodi più meritevoli della storia della cinematografia.
In questo episodio gli sciocchi guasconi de "I mercenari" sono solo un catarro, un espettorato ben riuscito, se è vero che la produzione ha già pensato a confezionare lo sciroppo di un imperdibile terzo capitolo.
Commenta la recensione di I MERCENARI 2 sul forum
Condividi recensione su Facebook
Recensione a cura di pompiere - aggiornata al 31/08/2012 17.15.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio