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"L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente" è uscito a Hong Kong con il titolo inglese "The way of the Dragon" e quello cinese "Menglong guojiang" che tradotto significa "Il Drago feroce attraversa le acque". Ambientato nella nostra Capitale, si tratta del terzo film di Bruce Lee come protagonista e, per la prima volta, è lui stesso a prendere le redini della regia e della sceneggiatura, in quanto erano ormai incrinati i rapporti col regista Lo Wei, dopo il loro secondo film, a causa di divergenze d'opinioni.
Le differenze di sceneggiatura, rispetto alle precedenti pellicole, si notano immediatamente. Nei film diretti da Lo Wei, Bruce Lee interpreta un eroe che si ritrova a combattere quasi suo malgrado e che alla fine riesce a fare giustizia, ma pagandone il prezzo.
In "The way of the Dragon", invece, si evitano arzigogoli e la storia si semplifica ulteriormente: Bruce Lee interpreta l'eroe venuto appositamente dalla Cina per aiutare i suoi cugini, proprietari di un ristorante a Roma, perseguitati da un'improbabile gang "americanizzata". E lo farà a colpi di kung fu!
Questo film si distingue dai precedenti anche per la presenza di situazioni comiche, come quella iniziale in cui il personaggio interpretato da Lee ordina per sbaglio cinque passati di verdura!
Il protagonista, nell'edizione italiana, viene chiamato Chen, come nei precedenti film. In realtà i tre personaggi non hanno niente a che fare l'uno con l'altro e nel terzo film Bruce Lee interpreta un imbranato cinese provinciale, che nell'edizione originale si chiama Tang Lung. Questo personaggio sarebbe dovuto comparire in altri film, sempre in giro per il mondo, ma la prematura scomparsa del celeberrimo attore ha limitato Tang a quest'unica apparizione...
Nel cast di "The way of the Dragon" compare anche Malisa Longo, una delle "regine" dei trash-movie italiani anni 60, che interpreta una prostituta romana. Costei è, a tutti gli effetti, l'unica attrice italiana ad aver mai lavorato con Bruce In una intervista la Longo ricorda con piacere questa piccola parte che ha avuto nel film di Lee e non è poco se si pensa che, in generale, lei non ha una grande opinione dei film che ha girato!
Se la trama di "The Way of the Dragon" appare piuttosto povera, rispetto ai film precedenti, lo stesso non si può dire per le coreografie dei combattimenti, che Bruce Lee realizza con maggior cura e realismo. Gli scontri fra Tang e gli scagnozzi della gang sono molto ben fatti, ma il meglio si vede nei combattimenti finali contro i tre campioni: l'europeo (interpretato da Robert Wall), il giapponese (Wong Ing-sik) e l'americano (Chuck Norris).
I primi due scontri sono brevi, ma eccellenti. Alcune sequenze sono così ben fatte, che si stenta a credere che quei colpi, in realtà, non sono veri e che il combattimento sia stato preparato, ma sembra di assistere ad una lotta improvvisata e reale!
Ancora meglio è il combattimento fra Tang e il campione americano, interpretato dall'inespressivo Chuck Norris, che tuttavia risulta essere perfetto nei panni dell'avversario finale. Lo scontro avviene nel Colosseo e bisogna riconoscere che Bruce Lee ha avuto un'idea geniale, nel combattere in quella che un tempo è stata la più grande arena dei gladiatori! L'esito del combattimento è scontato, ma Tang alla fine riconoscerà il valore del campione americano, cosa che non era mai successa nei precedenti combattimenti cinematografici di Lee. Chuck Norris, proprio grazie a questo film, riuscirà a fare carriera nei film d'azione, fino al recente "Walker Texas Ranger".
Il successo di "The way of the Dragon" fu maggiore di quello dei precedenti due film. Per la precisione, si tratta del film di Bruce Lee che più ha incassato a Hong Kong e negli USA! Nonostante fosse stato girato in occidente (o forse proprio per questo, vista la visione "fasulla" che veniva data della città di Roma), questo film fu concepito per essere distribuito solo per il mercato cinese. Soltanto dopo la morte di Bruce Lee, Raymond Chow (diventato, nel frattempo, suo socio) decise di distribuirlo anche all'estero. Negli USA, infatti, è uscito dopo "Enter the Dragon", che è stato girato in seguito. In Italia, i due film arrivarono quasi in contemporanea, ma nessuno riuscì a superare gli incassi di "Dalla Cina con furore".
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Recensione a cura di Anakin - aggiornata al 29/06/2005
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