Recensione medea regia di Pier Paolo Pasolini Francia, Italia, Germania 1969
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione medea (1969)

Voto Visitatori:   7,28 / 10 (18 voti)7,28Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film MEDEA

Immagine tratta dal film MEDEA

Immagine tratta dal film MEDEA

Immagine tratta dal film MEDEA

Immagine tratta dal film MEDEA

Immagine tratta dal film MEDEA
 

Nelle scene iniziali veniamo immersi da uno splendido ambiente solare, del tutto naturale, di grande pace, con limpidi laghi e ordinate capanne: è il luogo incantevole dove è avvenuta la crescita di Giasone, educato e protetto dal centauro poeta di nome Chirone.
Quando Giasone compie cinque anni il centauro gli svela che non è lui il padre e gli racconta quindi tutta la storia mitologica della sua reale provenienza.
Il centauro narra dell'importanza del vello d'oro, appartenente a un Caprone parlante dal pelame d'oro, di origine divina, in grado di volare, che portava fortuna ai re, ed era quindi sempre molto ambito.

Un giorno il Dio Ermete regala il Caprone divino alla Dea Nefele, che regnava sulle nubi, il regalo serviva a difendere dalla morte i figli della donna, che per gelosia erano minacciati dalla Dea Inno. Quest'ultima era la seconda moglie del re Atamante, sovrano di Jolco, figlio di Eolo, Dio del vento, da cui discendeva anche Giasone. Inno era la ex moglie di Eolo.
Il Caprone divino porta al di là delle acque un figlio di Nefele, Frisso, giungendo nella città di Ea, dove il re Eta, figlio del sole, lo accoglie con grazia e sacrifica il Caprone al Dio Zeus per ringraziarlo del dono.
A Jolco il re Atamante viene messo illegittimamente in prigione per gelosie di potere da parte dello zio di Giasone, Pelia e il discendente Giasone, cui spetta l'eredità del trono in quanto discendente di Eolo, viene allevato dal centauro poeta in un'altra tranquilla regione.

Dopo la dissolvenza fotografica dell'ambiente ameno e grazioso in cui cresce Giasone, le riprese passano nella regione barbara della Colchide, oggi individuabile nella parte occidentale della Georgia. Siamo nella città di Ea, qualche secolo avanti cristo, dove si trova custodito il vello d'oro. Le riprese avvengono in una zona verosimilmente barbara, con le abitazioni ricavate nella roccia, gli interni ricchi di simboli religiosi autentici che emanano un sapore mitologico antico e si assiste al cerimoniale della fertilità della terra, un sacrificio umano legato alla magia e alla credenza religiosa, che riesce solo con la presenza dei figli del re Eeta, Medea e suo fratello.
La vittima predestinata viene uccisa, fatta a pezzi, e il suo sangue divenuto simbolo sacro serve per evocazioni e rituali legati allo scambio del dono della fertilità concesso dagli dei. La sequela del sacrificio è accompagnata da un canto mortuario atavico.

Giasone, quando compie venti anni, torna nella città di Jolco e rivendica il trono allo zio Pelia, il quale gli assicura il trono solo se riuscirà a conquistare il vello d'oro. Giasone, entusiasta, accetta la sfida, e si imbarca con altri su una zattera che sarà chiamata Argo. Giasone e gli argonauti approdano nella Colchide e depredano tutto, suscitando negli abitanti sorpresi turbamento e paura. A Ea, città della Colchide, c'è ansia: Medea ha avuto delle visioni, vede il volto molto attraente di Giasone che è in viaggio, pensa già che potrebbe innamorarsene, sa che presto arriverà nella città.

Se tra Giasone e Medea nascerà l'amore, avrà sviluppi tragici? Riuscirà Giasone a rubare il vello d'oro e a salire sul trono legittimo, a Jolco, occupato dallo zio Pelia?

E' il quarto e ultimo film tragico di Pasolini, tratto dall'opera Medea di Euripide (431 a. c.), fa parte della serie filmica cosiddetta di Elite, rivolta a pochi spettatori intenditori, colti, quelli più legati al gusto classico e sensibili a quelle tematiche tragiche antiche che spiegano in un certo senso gran parte del presente.

La serie filmica di Elite viene decisa da Pasolini a metà anni degli anni '60, dopo l'esaurimento della sua ispirazione autoriale-registica nella serie dei film "Nazional popolari" così denominati in omaggio alle acute analisi culturali e politiche sul nostro paese scritte nei "Quaderni dal carcere" da Antonio Gramsci.

La serie filmica "Nazional–popolare" era rivolta da Pasolini a un popolo italiano che da molti intellettuali era ritenuto del tutto inesistente perché idealizzato e a volte ideologizzato, un popolo però a cui Pasolini credeva fermamente, che amava fin dai tempi della sua militanza nel PCI.

Pasolini riteneva che in esso fossero presenti modi espressivi ancora autentici, diretti, privi di marchingegni linguistici legati alla manipolazione artefatta delle cose, anche se spesso certe espressioni erano meno dirette, ambigue perché in relazione onirica con la sfera del sacro, inteso quest'ultimo in una accezione molto ampia, non solo religiosa–moderna ma anche mitologica-antica, cioè come un passato che non si lasciava ancora sostituire del tutto dalla modernità più volgare, quella artefatta legata all'influenza della disinformazione mediatica
Un popolo che Pasolini apprezzava e sosteneva culturalmente perché non era del tutto assimilabile nei desideri, nei sogni, nelle aspirazioni, nelle abitudini e tradizioni di vita, al modello borghese che, con il miracolo economico italiano, tendeva via via sempre più ad imporsi.

Negli anni '60 la borghesia era in forte espansione mediatica, lasciando prevedere che in breve tempo, grazie ai diversi poteri tecnologici sull'immagine, avrebbe conquistato una forte egemonia nei costumi, nei divertimenti, e nelle idee delle masse.

Pasolini fotografa con la serie dei film "Nazional–popolari" gli ultimi palpiti di un antico destinato a breve a morire o a essere del tutto rimosso, perché sostituito da una spessa corteccia di luoghi comuni e false comunicazioni mediatiche.
Invece con la serie filmica d'Elite che va da "Uccellacci e uccellini" a "Medea", cioè dal 1966 al 1969, Pasolini sviluppa un'altra idea, segnata in gran parte dalla morte, da una pulsione autodistruttiva, probabilmente la sua che in qualche modo già presagiva, seppur essa rimaneva fino alla fine dei suoi giorni ben combinata a forti pulsioni di vita artistica.

E' un'idea estetica, non più legata quindi a criteri di ricerca della verità. Egli si lascia andare a giochi narrativi particolari, con protagonista la tragedia, mettendo in gioco, nella meticolosa scelta dei testi classici, gli aspetti più profondi della propria poetica.
Pasolini non ha più la pretesa di analizzare grandi spaccati sociali e culturali del nostro paese, ma vuole evidenziare intrecci onirici in relazione con il sacro, di grande effetto spettacolare e culturale, lascia ad altri il compito di trovare in essi anche aspetti importanti di verità.

Lo fa lavorando con uno spirito critico più complesso e disincantato rispetto alla prima serie filmica e con un'estetica magistrale della fotografia, fedele ai luoghi antichi dei fatti o alla scelta di metafore visive accurate che parlano quasi da sole, come le deserte infrastrutture di cemento in "Uccellacci e uccellini" che indicano lo sfascio del paesaggio italiano prodotto dall'industria.

L'idea di far rivivere nella memoria, con la potenza del cinema, ciò che in qualche modo del sacro riguarda l'occidente nel più profondo dell'inconscio, lo porta al capolavoro di "Medea" che è il film che meglio fa sentire agli spettatori la dimensione altra del loro essere, quella che convive inconsciamente, con grosse difficoltà, con la parte più tecnicizzata e moderna della coscienza occidentale.

L'onirico più archetipico del sogno occidentale è inteso da Pasolini non solo come immagine inautentica, misteriosa, inspiegabile, ma come ipotetico enigma, chiave di una possibile facile lettura, qualcosa che già si spiega, freudianamente, proprio nell'immagine simbolo-deformata, anamorfica, che appare al suo primo passaggio nella mente sognante.

Nel film Giasone, da adulto, evoca o sogna il Centauro poeta che l'ha educato e davanti gli si parano all'improvviso, in un gioco di proiezioni e identificazioni con il maestro, due figure: una è il Centauro dell'adolescenza, ancora mezzo uomo e mezzo cavallo, più vicino quindi alla natura e al sacro che tutto condensa; l'altra è il Centauro uomo tutto di un pezzo, eretto, razionale, che ha sostituito la vecchia propria figura senza poterla più eliminare ma soltanto rimuoverla.

E' questa la metafora tragica del civile occidentale, della sua spaccatura pulsionale, della sua schizofrenia, dell'incapacità del tipo di cultura sviluppatosi in questo civile a ricomporre in unità un conflitto archetipico che ha radici profonde nella storia.

Da sottolineare nel film alcuni difetti di montaggio che impediscono agli spettatori di seguire con facilità il racconto. Non sempre sono chiari i passaggi dal sogno e dalle visioni, alla realtà, con l'antipatico effetto di assistere a delle scene chiave emozionalmente scarichi: perché si è presi dal dubbio.

Commenta la recensione di MEDEA sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Giordano Biagio - aggiornata al 18/02/2011 10.59.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net