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Uno di questi giorni le cose cambieranno o qualcuno improvvisamente comparirà sulla linea dell'orizzonte. In un fazzoletto di New York, in un angolo di strada ogni mattina sembra sempre la stessa mattina, ma così non è. Le otto del mattino sono sempre le otto del mattino e fotografare il medesimo angolo di strada a quell'ora per 4.000 giorni può sembrare ossessivo, maniacale o artistico, la dimostrazione che i cambiamenti sono nelle piccole cose e che non tutto è semplice o sempre uguale come in apparenza.
"Non sei solo uno che mette i soldi in cassa"- Paul
"Beh, la gente mi vede così, ma non è detto che sia così"- Auggie.
Lo scrittore statunitense Paul Auster, autore nel 1979 de "L'invenzione della solitudine" e consacrato a livello internazionale nel 1985 con "La Trilogia di New York", firma la sceneggiatura di "Smoke" e del film parallelo "Blue in the face", entrambi del 1995 ed entrambi diretti da Wayne Wang con la collaborazione dello stesso Auster. Che "Smoke" sia un film pensato e ben scritto si intuisce immediatamente dall'incipit con tanto di citazione tra il romantico e il gossip storico dell'idea di pesare il fumo, idea assurda "quanto quella di pesare l'anima di qualcuno".
Non è un'operazione semplice scrivere di questo tipo di prodotto, diviso in cinque stupendi capitoli ciascuno intersecato perfettamente negli altri. In questa pellicola sono ambivalenti i silenzi quanto le parole, perché siamo di fronte ad un film di dettagli, di particolari, di quelle piccole cose che rendono la vita così come è, e che rendono una canzone blues semplice e complicata contemporaneamente. Il blues è la musica perfetta per questo film: non a caso le stupende immagini del "Racconto di Natale di Auggie", che costituiscono il finale della storia, sono accompagnate da "Innocent when you dream" di Tom Waits:
"...
Running throught the graveyard
we laughed my friends and I
we swore we'd be together
until the day we die
until the day we die
..."
1- Paul
Il romanziere Paul Benjamin (William Hurt) è uno scrittore in crisi, che non riesce a elaborare il lutto della moglie scomparsa circa un anno prima dell'estate del 1990. Vive in un monolocale zeppo di libri, di polvere e con un ampia finestra dalla quale non guarda molto spesso.
Paul chiude sempre la porta con una doppia mandata, forse per paura di lasciare uscire un po' di quelle emozioni chiuse nel suo cuore; qualsiasi cosa lo possa aiutare a superare la sua solitudine lo scoprirà al tempo giusto e allora quelle pagine di un libro in fieri non saranno più bianche e nemmeno da cestinare. Quando si parla d'amore il valore delle parole aumenta e le prime impressioni svaniscono, perché solitamente erronee Lei non tornerà mai più da lui e il suo tetro mondo si sta facendo man mano più cupo, questo è il dolore che l'amore può portare e sembra essere senza fine; ma improvvisamente l'inspiegabile disegno del fato mette sul suo stesso marciapiede, lo stesso marciapiede da lui calpestato ogni giorno, un giovane ragazzo diciassettenne, e il mondo ricomincia a girare; non si sa se dalla giusta parte, ma il moto si è riattivato.
2- Rashid
Una seconda possibilità, un primo incontro con un padre (Forest Whitaker) mai conosciuto o con un nuovo amico che lo aiuterà a crescere, a capire le responsabilità, per smettere di vagare in questo mondo senza il coraggio di dire mai la verità. Rashid o Paul o Thomas ha diciassette anni e deve affrontare le ombre del suo passato, gli incubi della sua infanzia e le stupidate commesse nel presente.
3- Ruby
Ha una benda sull'occhio come Hook, ma non è divertente, è sola, praticamente sul lastrico e con una figlia adolescente in balia di droga e cattive compagnie. La voglia di una madre di aiutare la figlia, di non piangersi addosso, di stare in piedi per tentare di instillare una goccia d'amore nel petto di una figlia che si è troppo allontanata; perché andarsene sarebbe facile ma pieno di sensi di colpa e di quesiti irrisolvibili. Ruby è una donna preoccupata, che ha il pensiero fisso di aiutare qualcuno per potere salvare la sua stessa anima. Le cose che aveva costruito si sono rotte una alla volta, quasi senza lasciare traccia, ma lasciando cicatrici nel profondo ed ora è giunto il tempo di migliorare e di rimediare ai danni passati.
4- Cyrus
Ha un uncino al posto di un braccio, lui dice che il Signore l'ha punito per i suoi peccati, per la sua cattiva condotta, però la punizione non ha portato ad un radicale cambiamento secondo Cyrus (Forest Whitaker). Ma quando incontra Thomas, che a fatica si rivela per chi è veramente, allora sì che getta uno sguardo al passato e vede i suoi errori e questo è il primo passo per iniziare un nuovo percorso.
5- Auggie
Auggie (Harvey Keitel) è il collante di questo film, è il pilastro saldo di una piccola comunità. Gestisce la sua tabaccheria in maniera abitudinaria senza palesare l'eccezionalità del suo io. Raramente fa scoprire quel lato di sé che lo rende speciale e lo fa nelle comuni giornate della sua vita. Offrendo un lavoro ad un ragazzo in difficoltà, aiutando una donna che appartiene al suo passato, mostrando 4.000 fotografie e raccontando una storia ad un cliente abitudinario. Auggie è quella persona che con il suo amore riesce a farci capire di non guardare con uno sguardo vuoto il ripetersi della storia, di non arrendersi alla vita, ma di accettare i cambiamenti e le accelerazioni e i rallentamenti che ci aspettano dietro l'angolo.
Questo film di sentimenti e di emozioni è una piccola perla nel mondo cinematografico da non perdere assolutamente. L'idea dell'esaltazione del fumo è solo un simbolo per evidenziare l'importanza di una piccolezza, di una caratteristica nella vita di alcune persone.
"Smoke" è coinvolgente, appassionato e appassionante, ricco di sfumature, interpretato in maniera eccellente dall'intero cast sui cui signoreggia un impagabile Harvey Keitel.
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Recensione a cura di foxycleo - aggiornata al 04/09/2008
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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