Voto Visitatori: | 3,43 / 10 (29 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 7,50 / 10 | ||
Spesso le scoperte scientifiche avvengono per caso. E' ben più raro, però, che un bel film si faccia per caso. "Troll 2" è uno di questi.
Scritto dalla coppia Claudio Fragasso-Rossella Drudi, è un horror abbastanza strano e molto artigianale.
Una allegra famigliola, composta da madre, padre, figlio e figlia, decide di fare una vacanza nello sperduto villaggio di Nilbog, pedinata dal fidanzato della stessa figlia e dagli amici di lui.
Questo villaggio si scoprirà essere abitato da goblin, che divorano esseri umani dopo averli trasformati in vegetali. Come? Dandogli da bere una lercia melma verde. Questi goblin, oltretutto, possono trasformarsi in esseri umani come e quando vogliono.
Benissimo. Fin qui di troll nemmeno l'ombra. E non ce ne sarà traccia per tutto il film, in quanto lo stesso si chiama "Troll 2" solo per mere ragioni commerciali. Infatti si voleva ricalcare il successo di "Troll"). E in un certo senso ci si è riusciti. In maniera negativa, però.
Una sceneggiatura obbrobriosa, con dei dialoghi pressoché elementari e delle situazioni alquanto strampalate (vedasi la "sexy" apparizione della strega-goblin ad un ignaro ragazzo che poltrisce in un camper), senza poi contare che i costumi e le maschere (perchè si vede lontano un miglio che sono maschere) dei goblin sono alquanto comici.
Come si spiega allora il fatto che sia un bel film? Proprio con ciò di cui s'è appena parlato! E non solo...
"Troll 2" è un film dannatamente autoironico, oltre che divertente (e chi dice che non è divertente, mente). E' considerato uno dei peggiori horror di sempre, ma rispetto alle altre punte di diamante (vedesi "La croce dalle sette pietre" o "Il bosco 1", o anche "Boardinghouse") ha una caratteristica in più: l'ironia. Che quest'ironia sia volontaria o meno, è una cosa secondaria (anche se dalle interviste sembra che il regista volesse almeno in qualche punto far ridere il pubblico; peccato che poi il pubblico di "Troll 2" ride sempre in più di qualche punto...).
Dove sta quest'ironia? Dappertutto. Il film di Fragasso è una parodia, bella e buona. Una parodia non come le squallide del Ventunesimo secolo, firmate per lo più da Friedberg e Seltzer ("3ciento", "Disaster Movie", "Epic Movie" e chi più ne ha, più ne metta), ma una parodia particolare, che fa ridere, che prende in giro, ma che mantiene alcuni elementi del genere horror.
Spieghiamoci meglio. Fa ridere, come nella già citata scena dell'apparizione "sexy" della strega (con invasione finale di pop corn), che fra l'altro sembra una vera e propria presa per i fondelli alla scena del "Nightmare" di Craven in cui un adolescente, Johnny Depp, muore per la prima volta (sul grande schermo). Tuttavia contiene anche alcuni elementi horror, come la stessa trama, o come la scena della seduta spiritica (anche questa però alquanto assurda).
In "Troll 2" vi sono, però, anche un sacco di falle nella sceneggiatura. Basti pensare allo strano comportamento del giovanotto che entra in un sinistro emporio, fissato da una dozzina di sinistri individui e accetta latte (scaduto) in un flacone da detersivo, donatogli da un commesso ancora più sinistro. E lo beve anche. Per poi sputarlo.
Quella appena descritta è una delle tante scene strane del film, che però danno sempre la sensazione di essere la parodia di scene di altri film horror. Insomma: quando l'aitante giovinetto scende dalla macchina del poliziotto, che l'accompagna all'emporio, (offrendogli fra l'altro un panino con la nostra amata melma verde), si sa già che lui, nonostante sia in una situazione alquanto imbarazzante, entrerà nell'emporio e accetterà ciò che il commesso gli donerà. Insomma, "Troll 2" sembra ingigantire gli stereotipi o i topos, se preferite, dei "comuni" film horror, rendendoli in una maniera tale, da farli apparire ridicoli agli occhi dello spettatore, il quale sa già come andrà a finire una scena appena iniziata e riderà di come è stata resa nel film.
Da segnalare anche il ridicolo personaggio della strega-goblin, indescrivibile. Un ottimo personaggio. Truccata in una maniera al tempo stesso fiabesca e comica, con degli occhialoni da talpa e una specie di apparecchio ai denti, risulta essere il personaggio più ridicolo. Più ridicolo anche dei goblin, i cui costumi farebbero invidia ad una festa di Carnevale. Essi hanno infatti delle strane maschere di plastica (si vede lontano un miglio) con dei nasi (come direbbe il mago Gabriel) "appezzuti" e con dei ridicoli sai di lana (si vede lontano due miglia...).
A sparare sulla croce rossa vi sono anche le prestazioni, a dir poco scandalose, degli attori (si pensi al famoso "Oh my God" e all'inespressività della madre del bambino protagonista), i quali non sembrano dei professionisti (anche se stranamente la prova del bambino tutto sommato appare decente...).
Dulcis in fundo, gli effetti splatter. "Ma perchè, questo film è splatter?" Si domanderebbe uno spettatore alla fine di "Troll 2". Impossibile saperlo. Infatti al posto di finta emoglobina viene versata finta linfa di color verde scuro, ogni volta che i personaggi , trasformati in piante, vengono in qualche maniera feriti, mutilati (anche se mutilati è una parola grossa) o in qualche modo danneggiati fisicamente.
Eppure tutto ciò serve, ancora una volta, ad aiutare la parte comica del film (quella nettamente predominante), rendendolo ancora di più una parodia. Volontaria o meno. Di certo, però, è impossibile considerare seria la scena in cui il piccolo protagonista mangia un bell'hamburger, per liberarsi dai vegetariani goblin, che si voltano schifati e lo lasciano fuggire verso una roccia (che non si sa nè perchè, nè come sia in quel posto) che (e anche qui, non si sa nè perchè, nè come) dà malefici poteri ai goblin, e se viene toccata da esseri umani, provoca la morte degli stessi goblin. Forse.
L'unica nota positiva sono forse le musiche, molto carine e orecchiabili (anche se non è che mettano poi tanta tensione/paura come in teoria dovrebbero fare delle musiche da film horror). Per il resto notte profonda. Giudizio finale: Incredibile. In tutti i sensi. Fragasso è un genio. Anche se nemmeno lui lo sa. Forse.
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Recensione a cura di Edgar Allan Poe - aggiornata al 24/11/2011 13.05.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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