3022 (2019)

Non convince, il gioco di luci è troppo orientato al buio e alla lunga stanca , a tratti non si vede nulla. Idea anche carina ma sviluppata forse male.
Mediocre.

Essendo un po troppo semplicistico non convince proprio del tutto; però, se la storia è così così, l'ambientazione rende bene l'idea grazie alla buona resa di luci, colori e scenografia.
Recitazione ordinaria, durata contenuta. Guardabile.

La parentesi dell'incontro con i sopravvissuti dell'ISS è un corpo estraneo al film. A parte questo brutto errore di sceneggiatura, John Suits firma un'imprevedibile discreta metafora sul nichilismo, lontano/a dall'incoerenza di Nietzsche che fa morire Dio per darc'in pasto allo zoroastrismo o ad altre spiritualità atee: mort'un idolo, se ne fa sempr'un altro. Qui l'estinzione è così devastante che vacilla persino l'istinto di sopravvivenza. Pulito, lineare, conciso, eccellente il finale irrisolto.

Mauro Lanari

Fantascienza spicciola con poca presa e una sceneggiatura debole e deficitaria, povera di appeal e decisamente poco curata. Non ci sono scene degne di nota, le dinamiche appaiono prevedibili e scarne per quanto riguarda la logica e il livello tensivo. Cast e regia senza particolari meriti ma i personaggi appaiono sgradevoli e mal caratterizzati.
Vedibile ma non senza affanni.

Affascinante, ma scialbo e poco coinvolgente. Appena accettabile.

E' una di quelle pellicole di fantascienza lontane dal mainstream hollywoodiano e dai blockbuster quindi è realizzata in ambienti ridotti con pochi personaggi e senza grossi effetti speciali...il che di per sè non sarebbe altro che un pregio. Splendida la fotografia e le scenografie, anche Suits alla regia se la cava egregiamente; occorre inoltre dire che è valida la prova degli attori con la coppia Omar Epps-Kate Walsh che funziona benissimo. Veniamo però alla storia: l'inizio è interessante, con un crescendo di avvenimenti che catturano sempre di più l'attenzione fino a svelare un retroscena davvero inquietante, non mancano buoni ed emozionanti momenti, tuttavia la trama è sviluppata in un modo non facile da seguire, occorre avere un bel pò di pazienza prima che ci si capisca qualcosa. La narrazione è giocata su due archi temporali che a parer mio rendono ancora più intricata la sceneggiatura. E poi nella parte centrale si assiste ad un cambio di registro alquanto discutibile.

SPOILER
Magari il messaggio che tutto il film vorrebbe dare è quello della speranza perenne, ma purtroppo alla fine dei conti non convince. Buona l'idea e ci sono diverse cose che si salvano, ma per me seppur di poco non raggiunge la sufficienza.