57 secondi (2023)

L'idea, anche se scarsamente originale, sembrava avere delle potenzialità ma il personaggio protagonista affossa tutto con la sua imbecillità. La storia risulta troppo ripetitiva, anche se volutamente, non riesce a essere incisiva in maniera dinamica e godibile e finisce con l'appesantire una visione abbastanza prevedibile e banale.

Film fantascientifico per ragazzini con zero originalità, pessime interpretazioni (non basta il sempreverde Freeman nei panni di uno scienziato futuristico quantistico) e nessun colpo di scena degno di nota.
Fastidioso e con numerose forzature.
Sconsigliato.

Un minestrone ai limiti della bevibilità che miscela un buon incipit, mal sfruttato, mescolando Ricomincio da capo, l'anello che porta indietro 57 secondi (il protagonista non si chiama Frodo però) e quella voglia piùo meno inconscia di far giustizia sulla vicenda, vera, dell'Oxycodon che negli ultimi anni fra film e serie tv è un argomento molto sentito e caldo oltreoceano. Ha un buon cast ed un ritmo sostenuto abbastanza che non annoia. In fondo è un filmetto che che guardi una volta e lo butti nel cestino. Ho il timore che il budget non fosse proprio il massimo e che sia servito a pagare il cachet di pochi minuti di Morgan Freeman.

Non proprio una storia di fantascienza, più distopica che segue il filone di film come "Limitless", con il protagonista che si trova in una situazione ai nostri occhi invidiabile da cui derivano grandi vantaggi...ma poi anche non pochi grattacapi. L'idea carina è quella di dare alla sceneggiatura una continua venatura, non certo comica, ma comunque ironica che rende la vicenda magari più leggera ma meno cupa ed opprimente di come poteva essere. Cundieff, regista che viene dal genere horror, dirige in maniera dinamica e la pellicola si segue tutta d'un fiato; diversi sono i temi che vengono trattati come quello dei farmaci (dibattito molto acceso in America) oppure quello della libertà delle scelte personali e non è un problema che rimangano ad uno stato superficiale...ci si risparmia un sacco di menate sociali di cui sono infarciti i filmoni hollywoodiani di oggi. Visione davvero piacevole...e poi c'è sempre Morgan Freeman.