Tom Welles è un investigatore privato affidabile ed efficiente, specialista nel pedinamento di mogli e mariti fedifraghi, in attesa della grande occasione che faccia decollare la sua carriera. Gli capita in mano un innocua bobina che gli farà scoprire gli aspetti più oscuri e terrificanti della realtà che lo circonda. Il video mostra una ragazza ripresa in uno "snuff movie"", ovvero un film porno in cui si riprende l'uccisione dell'inconsapevole protagonista.
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Schumacher si addentra nel mondo marcio della prostituzione illegale e degli "snuff-movie", prendendo come modello il fondamentale "Hardcore" del 1979 diretto da Paul Schrader. Ennesima pellicola che prometteva crudezza e violenza oltre i limiti e che in realtà dopo la visione dimostra che era solo uno slogan pubblicitario per attirare gli spettatori. Paura di osare per una tematica troppo off-limits che scandalizzerebbe la puritana opinione pubblica e si decide di mantenere temi molto più soft. Dimostrazione di come il contenuto del filmino in 8mm, oggetto dell'indagine del detective privato "Tom Welles", viene mostrato solo per poche sequenze, staccando al momento dell'omicidio. Nicolas Cage faccia inebetita per buona parte del film, Joaquin Phoenix bravino nel ruolo del moderno Virgilio "Max California" che accompagna il detective nei gironi infernali dei video pornografici clandestini, benissimo Peter Stormare in quelli del regista maledetto "Dino Velvet". La moglie di Cage antipatica ed insopportabile in tutte le scene dove compare. Memorabile il faccia a faccia finale con "Macina". Peccato perché come thriller funziona benissimo, la storia è molto intrigante ed osando di più sarebbe stato un cult.