aiutami a sognare (1981)

E' sempre stato dalla parte dell'alternativo Avati e anche in questo film cerca di sfoderare le giuste dosi emotive attraverso la poesia, cercando di creare un'atmosfera mistica che va oltre la solita commedia italiana. Il risultato però è scadente a mio avviso, la botta non mi è arrivata considerando i buoni propositi con cui sono arrivato in possesso di questo film. Nemmeno la Melato è riuscita a colpirmi, una che di solito lascia il segno a modo suo.

Il sogno, l'elegia nostalgica di Avati, questa specie di vecchia cartolina da tramandare ai posteri, trova qui una delle espressioni più irritanti del suo cinema. Ecco una trasposizione da musical nelle campagne emiliane, fatta con quei piccoli gesti quotidiani del tempo che fu che vorrebbero essere poetici e commoventi e sono soltanto noiosi. Talvolta l'esercizio di grazia gli è riuscito divinamente ("Jazz band", "Una gita scolastica", "Un cuore altrove") ma io continuo a preferirlo meno stiloso e profeta di ottimi film di genere, o nei bizzarri camp ("La mazurka..."). Non me ne voglia Fats Waller, ma un vecchio grammofono che suona le big band del jazz è sempre molto più eccitante

Ricordo l'atmosfera, il sapore del giorno per giorno, la musica che fa presagire il dopo; ricordo di aver scoperto Pupi Avati. Vorrei rivederlo tanto... Fra gli attori, ricordo Ben Gazzara e quando lo rivedo da qualche parte la memoria corre ad "Aiutami a sognare".