a petal (1996)

In tempi recenti anche in A Taxi Driver si rievoca il massacro di Gwanju, probabilmente uno dei punti focali della storia recente sudcoreana. A petal è il corpo e la mente martoriata di una giovanissima ragazza sopravvisuta a quell'avvenimento ed attraverso lei stessa si consuma il dramma dei singoli e di tutta la nazione. E' il peso di una coscienza che non vuole essere rimossa e che attraverso la pazzia inconsapevole è sempre lì a ricordare quel dramma ed impedire l'oblio della memoria. Un film toccante e straordinario come straordinaria è l'interpetazione della giovanissima protagonista e dell'operaio che la sevizia in continuazione fino a quando la conoscenza delle sue origini genera pietà e sincero pentimento. Molto duro ma sicuramente da recuperare.

Una canzone, la memoria di un'infanzia deturpata, quando si sparava sui soldati con le armi a fiori. Testardaggine e disobbedienza ad una voce mai ascoltata. Il terrore in una stretta scalciata via per una via di fuga. Corpi connessi in anonimi gruppi. Sulle tracce ostinate di pensieri sconnessi, posseduti, ossessionati. Bocciolo deflorato da una dipendenza visionaria. Cucciolo bastonato implorante una catena. Un fagotto di velluto rosso, fotografia del piacere del passato. Persi nella vita ai piedi di un cumulo di un eterno riposo inaccettato.

Da uno dei più devastanti fatti storici contemporanei della Corea e, ispirato da un racconto breve.

Il film di per sé è un capolavoro che mi ha lasciato attonito durante la visione e mostra una strage non (fortunatamente) in tono documentaristico, quanto secondo il profondo e spiazzante scavare nel cuore. La strage viene vista da punti di vista differenti, ma quello che emerge è senza dubbio quello della ragazzina (strabiliante l'attrice persa nei suoi deliri).

Un doloroso capolavoro d'impatto emotivo distruttivo: violento psicologicamente, importantissimo dal punto di vista culturale e in grado di presentare una strage in modo realistico, crudo e poetico.

Musica sublime, scene indimenticabili (La ragazza che si divincola dal corpo morente della madre e la sua disperazione successiva) e un finale sospeso.

Bellissimo.