bastardi senza gloria (2009)

Il settimo film di Tarantino ripropone dopo anni il suo stile inconfondibile ed inimitabile che colpisce sempre per la sua genuinità, caratterizzato da dialoghi efficaci e mordenti, sequenze che ti tengono in ansia in attesa che succeda qualcosa e cast esemplare che da il meglio di se, merito della guida sapiente del regista di Knoxville padrone della sua eccelsa cultura cinematografica. Omaggio a "Quel Maledetto Treno Blindato" di Enzo G. Castellari, rivisitazione in chiave ironica dell'occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale e nel finale del conflitto che tutti avrebbero sperato. La settima arte ancora una volta protagonista in un film dove l'esaltazione della guerra da parte dei nazisti e la vendetta di un'ebrea sopravvissuta allo sterminio della sua famiglia, chiuderanno i conti all'interno di un piccolo cinema di Parigi. Straordinario Christoph Waltz nel ruolo del colonnello "Hans Landa" il "cacciatore di ebrei" che deve a "Inglorious Basterds" la sua notorietà, insieme ad un Brad Pitt in formissima nella parte del tenente "Aldo l'Apache Raine". Prologo perfetto nella fattoria del francese "LaPadite" e la fuga di "Shosanna", una sorprendente Mèlanie Laurent, come quella all'interno del bar scantinato "La Louisiane" con Michael Fassbender e Diane Kruger ed altre scene indimenticabili. Finale che esalta l'odio storico verso il razzismo antisemitico dei nazisti e del loro principale protagonista il "Fuhrer". Avvincente e divertente ai massimi livelli.