blitz (2024)

L'incipit, che è assolutamente videoarte, è il riassunto di questo film, cioè il ruggito di disperazione di un leone in gabbia.
E sono diversi i ruggiti che Steve McQueen tuona all'interno di questa pellicola mediocre: alcune sequenze, come quella delle macchine all'opera nello stabilimento, hanno un utilizzo della musica fortissimo e modernissimo; le scene di bombardamento sono spettacolari ed emozionanti, soprattutto perché non ce lo si aspetta da un film trasmesso in streaming.
Il problema è che tutto il resto ha un taglio da nuova produzione televisiva, ovvero si percepisce che la qualità tecnica c'è ma manca la mano decisiva di un artista dietro, sostituita da quella di una grossa produzione. Ed è un peccato, perché i film d'autore per le piattaforme esistono e non sono pochi.
BLITZ ogni tanto sembra avere delle riprese storiche e "in costume" che ricordano i film di Del Toro (stessa steadycam e stesse lenti) mentre altri momenti del film hanno un approccio spielberghiano al racconto. Ma il film è palloso come fosse la puntata di una miniserie, con vari personaggi da seguire all'interno di un racconto che nella sua interezza non ha niente da offrire.
C'è poco sporco e c'è zero sangue. Un film di guerra e sopravvivenza veramente strano che sa di dolcificante per pillole.