crazy, stupid, love (2011)

Amore che viene, amore che va. Come quello di Emily (Julianne Moore) che, dopo quasi venticinque anni di matrimonio, chiede il divorzio dal marito Cal (Steve Carell), quarantenne grigio e depressivo che tuttavia l'ha amata fedelmente sin dal giorno in cui le offrì un gelato al college. O come quello del figlio tredicenne della coppia, completamente cotto della tenera babysitter a sua volta segretamente infatuata proprio di Cal. O ancora quello di Jacob (Ryan Gosling), elegante donnaiolo da lounge bar che, tradendo ogni sua certezza, perde la testa per l'esuberante Hanna. Ma, è noto, l'amore è un po' pazzo e spesso fa perdere la ragione a chi ne è affetto…
Passato ingiustamente sotto silenzio nelle sale di fine estate, "Crazy Stupid Love" è una delle commedie romantiche più frizzanti e piacevoli delle ultime stagioni. Sul modello di un altro, dimenticato film corale a sfondo sentimentale, "Scherzi del cuore" (1998), i registi portano in scena un campionario universale dell'amore ai tempi della crisi di coppia ad alto tasso di identificazione, disegnando una galleria di personaggi garbatamente sfaccettati tra ansie e debolezze. Oltretutto, riesce a rivitalizzare l'abusato canovaccio sulla ricerca dell'anima gemella con una serie di twist narrativi che mantengono sempre a livelli dignitosi sia il divertimento che l'emozione, nonostante qualche lungaggine di troppo che Requa e Ficarra non erano riusciti ad evitare neppure nel precedente "I love you Philip Morris". Ad interpretare l'intreccio di storie, comunque, c'è una squadra d'attori formidabile che comprende l'ormai onnipresente Gosling (stavolta in versione ****ccione da rivista patinata), un bravissimo Carell, la splendida Julianne Moore ed Emma Stone, volto emergente di sicuro avvenire; nota di merito per il piccolo ruolo di una irresistibile Marisa Tomei, traumatica avventura di una notte del buon Cal.