cymbaline regia di Roger A. Fratter Italia 2007
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cymbaline (2007)

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locandina del film CYMBALINE

Titolo Originale: CYMBALINE

RegiaRoger A. Fratter

InterpretiOmar Shanay, Susan Semmunegus, Dana Cordella

Durata: h 1.20
NazionalitàItalia 2007
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 2007

•  Altri film di Roger A. Fratter

Trama del film Cymbaline

La vicenda ruota attorno al personaggio di Anthony Fonseca, soprannominato “Cymbaline”, un ragazzo con l’hobby della fotografia e dei graffiti, che pratica insieme all’amica hippie Fanny. Improvvisamente, nella sua vita ricompaiono però due ragazze: Michelle, direttrice di una rivista e arrampicatrice sociale, e Flavia, una ricchissima figlia di papà annoiata e viziata. Anthony si trova così a dover dividere la propria vita con tre ragazze completamente diverse l’una dall’altra, ma ad un certo punto si accorge di essere seguito da una quarta donna, una misteriosa e sconosciuta ragazza.

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Voto Visitatori:   7,50 / 10 (1 voti)7,50Grafico
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Voti e commenti su Cymbaline, 1 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Josh84  @  17/02/2016 09:54:17
   7½ / 10
Roger Fratter dopo gli ultimi due film girati per conto di una produzione esterna (Innamorata della morte e Mimesis), ritorna all'autoproduzione e (affidandosi per cui ad un budget senz'altro molto più contenuto) con un importante novità: cambio (quasi totale) di registro da ciò che ha prodotto precedentemente, difatti questo cambio repentino non sfuggirà di certo a quei spettatori come me che hanno sin dal primo film seguito questo bravo e competente regista.
In sincerità data la novità durante e dopo la fine della visione di Cymbaline mi son sentito spaesato e smarrito, (nulla di male da dire si intende), è realizzato, strutturato, recitato e diretto come sempre in maniera impeccabile e minuziosa, ma essendo abituato a ben "altro", non nascondo che ad esempio la mancanza di violenza, di scene crude o di mistero si fanno sentire, ma alla fin fine lo reputo valido questo film e averlo visto non mi è dispiaciuto affatto, con tutto che magari non sono un grande estimatore di quella cinematografia onirica e metaforica anni sessanta di cui questo film si ispira.
Stavo inoltre commettendo l'errore di sottovalutarlo, non sospettavo che questo prodotto cinematografico in realtà nascondeva delle idee interessanti e alcune soluzioni estetiche e narrative convincenti, ma devo ammettere che il film decolla abbastanza in ritardo, per cui ho rivalutato verso quasi la metà del film.
La cover del film l'ha dice tutta "Cymbaline, il film più controverso di Roger A. Fratter, Allucinogeno, psicologico, psichedelico.
Senza essere verboso e spendendo giusto qualche riga sulla trama mi limito a dire che il tutto è imperniato sulla figura di giovane ragazzo che ha la passione per i graffiti e per la fotografia, e che è attratto e sedotto da tre donne diversissime e di cui psicologicamente lo condizionano non poco e che grazie ad una quarta donna (che simbolicamente rappresenta la libertà), riuscirà a non cedere ai dogmi forzati imposti dalla società odierna e che allo stesso tempo lo porteranno ad una personale crescita interiore.
Abbiamo ingredienti forti e realistici in quest'opera, droghe, sesso, musiche psichedeliche e martellanti, critica nei confronti della società….insomma di tutto e di più, e volendo citare il contesto mistero e violenza pur essendo un film diversissimo da ciò che il regista ha realizzato precedentemente, "qualcosa" comunque c'è, nel primo caso l'identità misteriosa della quarta donna, mentre nel secondo caso, una pistolettata chiaramente ispirata ai vecchi spaghetti western di una volta… a mio avviso una delle scene più belle e simboliche di Cymbaline.
Qui come già detto precedentemente Roger Fratter ha fatto di tutto per realizzare un film ricco di simbolismi, rimandi, significati nascosti che non sempre risultano intuitivi, se di solito dei film di questo regista ne consiglio sempre una seconda visione, in questo caso la cosa è praticamente obbligo poichè ha una struttura complessa e abbastanza analitica, e certe scene le ho trovate ermetiche.
Nulla di esagerato si intende ma è un film che va studiato e capito, e non esagero dicendo che possiamo catalogarlo nella cerchia "cinema d'essai". Io l'ho visionato due volte in questi ultimi due giorni per cercare di capirlo il più possibile, sicuramente rispetto alla prima visione molte cose mi sono risultate più chiare ma inevitabilmente qualcosa sempre sfugge.
Ho amato e apprezzato i dialoghi, ricchi di significato e perfettamente in linea con il contesto, viene difatti utilizzato un linguaggio colto e intelligente, specie nelle scene in cui il protagonista si confronta con i suoi tre giudici che simboleggiano la già citata società.
Anche il titolo l'ho trovato azzeccato, Cymbaline , che non solo è il (sopra)nome del protagonista, ma che fa riferimento ad una delle canzone più conosciute dei Pink Floyd e questo fa sentire ancora di più l'atmosfera anni sessanta del film.
Analizzando gli attori, ci sono come è giusto che sia delle buone e interessanti new entry (tra cui una spettacolare Susan Semmunegus), ma anche un riciclaggio di attori visti in precedenza con sola differenza che qui hanno parti molto consistenti e corpose, e a primeggiare sono Omar Shanay nella parte del ragazzo protagonista e la bellissima e ben inserita Vera Wright che ci delizia con una scena di leggero soft core e mette in risalto con scioltezza e naturalezza il ruolo di una ricca ragazza spregiudicata e viziata.
Da segnalare anche la presenza in qualità di attore del regista stesso, che interpreta un antipatico fornitore di droga, figura non banale perché il lato allucinogeno della vicenda parte proprio da lui.
Delle ambientazioni anche qui e quindi come al solito nulla viene lasciato a caso, anzi, data la natura del film stavolta il tutto risulta più particolare e inedito, e vengono utilizzati in alcune scene delle tonalità di colore atipiche e….psichedeliche. Il finale sotto questo punto di vista è doveroso dirlo, è da ritenersi disturbante, e qui faccio un complimento al regista, non è cosa da tutti!
In conclusione mi è piaciuto questo film? Si, magari non lo posso annoverare tra i miei preferiti del regista Roger Fratter ma ciò non toglie che un film di notevole spessore realizzato con dovizia. In base alle recensioni lette su internet, molti dicono che è uno dei migliori film del regista, io semplicemente dico:
Uno dei migliori esperimenti del regista.

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