dark house (2014)

Come già fatto notare da altri utenti il problema non è la regia del buon Victor Salva (affermato pedofilo che ci ha regalato i discreti "Jeepers Creepers", il bello e dimenticato "Clownhouse" ossia l'incubo di ogni ragazzino oltre che lo sconosciuto quanto emozionante "Powder") ma in una sceneggiatura raffazzonata e iper-derivativa.
Ci troviamo dinnanzi ad un twist di elementi presi da vari horror con una confusione non da poco, ritmo altalenante, attori scarsi e svolgimento molto intuibile...aggiungiamoci poi la mancanza di tensione e pochissime sequenze efficaci a livello horror ed il pastrocchio è fatto!
Poi è inguardabile Tobin Bell con i frisè ai capelli per farlo sembrare un barbone!!!!

Di registi incapaci è pieno il mondo. Non è il caso però di Salva e questo suo ultimo lavoro ne conferma le qualità in un discreto numero di passaggi. Ad esempio nella scena dell'inseguimento nel bosco, o nell'utilizzo degli spazi a disposizione nella decadente magione ereditata dal protagonista dopo la morte della madre.
Semmai il problema risiede nelle sceneggiature scelte o imposte; se già qualcuno aveva storto il naso davanti ai due "Jeepers Creepers", difficilmente potrà esultare mentre naviga in questo mare di topoi del cinema horror miscelati alla buona, in un quadro d'ambientazione rurale in cui la signorina in dolce attesa, la voce cavernosa proveniente dalle prese d'aria poste sui muri e il nome di alcuni personaggi lasciano presagire il solito polpettone all'aroma di zolfo.
Tutto è molto prevedibile, non ci vuole una laurea in demonologia o l'aver consumato i dischi dei black metallers svizzeri Samael (e qui ci rifacciamo a uno dei nomi di cui sopra) per capire dove si andrà a parare.
Il limite più grande però non sta nella prevedibilità sconcertante del tutto, bensì nell'idiozia dei personaggi, regolarmente impegnati in atteggiamenti indegni di una mente sana.
Dialoghi e recitazione sono sotto i limiti di guardia, mentre splatter e tensione inesistenti.
Anche il mistero finale, per chi non l'avesse già intuito a metà film, viene offerto con uno spiegone abbastanza ridicolo. L'inevitabile battaglia tra Bene e Male -in cui gli esseri armati d'ascia deambulano come beoti non si sa bene per quale motivo- poteva essere sfruttata molto meglio.
In "Dark House" ciò che deve essere spiegato non viene preso in considerazione, mentre sul resto si ricama fin troppo a lungo.
La cosa assurda è che il film tutto sommato non irrita, scorre tra uno sbadiglio e l'altro senza provocare sfoghi allergici. Merito del mestiere di Salva, anche se Tobin Bell (ve lo ricordate Jigsaw?) vestito da barbone con pettinatura improbabile non fa una gran figura.
Se amate Lovecraft e Stephen King troverete tracce delle loro opere.

Film un po' pasticciato che strizza l'occhio a "The Others", ma che alla fine dà tanto l'impressione di essere un "vorrei ma non posso".
Qualche bella scena c'è, il finale l'ho trovato molto azzeccato e la presenza di Jigsaw in borghese è sempre gradita, però per la sufficienza non basta.

Concordo con l'altro utente, anche se per quanto mi riguarda ho trovato la prima parte abbastanza interessante per come si costruiva. Nella seconda metà della storia le cose prendono una via inaspettata e quello che sembrava essere l'ennesimo prodotto sulle case infestate si rivela invece avere mire molto più in "basso".
Comunque è un horror sufficientemente godibile, che non annoia, nonostante non sia esente da difetti e assicura un coinvolgimento adeguato alle aspettative.

Sceneggiatura non male, in alcuni punti l'ho trovata interessante. Certo parte un po' a rallentatore, ma poi pian piano la pellicola diventa coinvolgente anche se non mancano situazioni un po' forzate.
Non male le poche scene di sangue che ci sono. Più che discreta la prova dell'intero cast dove spunta un Tobin Bell sempre all'altezza.
Insomma nulla di indimenticabile ma resta un sufficiente prodotto.