deliver us from evil (2006)

Se Sex crimes and the Vaticans è un documentario più rivolto alle alte sfere ecclesiastiche che avevano coperto ad ogni costo il fenomeno degli abusi sessuali operati da preti sui minori, Deliver us from evil approfondisce una costola del suddetto, cioè il caso di padre O'Grady.
Il pedofilo già di per sè come minimo fa bollire il sangue, figuriamoci un prete pedofilo. Ma oltre all'efferatezza dei crimini del prete, non è certo da meno l'atteggiamento della diocesi locale, la sua mancanza di ammissione piena e completa di un problema grave ed esteso, se si pensa che il caso O'Grady non è isolato. La gravità quindi non è negare l'estendsione del fenomeno, ma la negazione dello stesso, in nome di tornaconti personali e preservare a tutti costi la "bella Immagine" della Chiesa.
Ancor più struggente dei racconti delle vittime è la devastazione delle famiglie che hanno accolto nella propria casa o riposto la propria fiducia ad un lupo vestito da agnello. La fine di ogni certezza, vittime di un inganno che nemmeno il più scaltro dei diavoli sarebbe riuscito ad architettare.
Da vedere insieme a Sex crimes and the Vaticans, l'uno complementare all'altro.

QUESTA E' LA CHIESA!
Questo documentario dovrebbero mandarlo no-stop su tutte le emittenti televisive così da far capire alla gente che la Chiesa non rappresenta il bene, ma l'esatto opposto. Solo la Chiesa permette agli stupratori di andarsene in giro a piede libero anziché denunciarli e metterli in prigioni; preferiscono liquidare la faccenda definendolo un momento di debolezza, che se ne occuperanno loro... In che modo? Semplice: due preghiere e il trasferimento del pedofilo in un altro paese dove nessuno lo conosce, affinché possa ripetere gli stessi atti e ripartire con il suo tuor di stupri lungo lo stato.
GUARDATELO! GUARDATELO! GUARDATELO!
E c'è pure chi li difende...