Catturati da una spietata banda di criminali, Diabolik e Ginko si trovano faccia a faccia. Rinchiusi in una cella, senza via di uscita e certi di andare incontro a una morte inevitabile, Diabolik rivela all'ispettore il suo misterioso passato. Intanto, Eva Kant e Altea sono alla disperata ricerca dei loro uomini. Le strade delle due rivali si incroceranno?
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Rispetto a(l brutto) "Ginko all'Attacco" qui Diabolik torna ad avere lo spazio che giustamente gli compete in un prodotto che porta il suo nome e il risultato finale è decisamente migliore, nonostante il ruolo principale sia affidato ad un Gianniotti che ancora una volta non mi è sembrato molto adatto alla parte.
Ho notato che molte delle critiche (negative) riguardanti questa trilogia si focalizzavano sulla mancanza (o comunque poca) azione. Anche qui non aspettatevi troppo da questo punto di vista: l'intento dei Manetti Bros. non è quello di girare il nuovo "Rambo", ma si preferisce focalizzarsi sulle interazioni tra i personaggi con tanto di gustoso flashback sulla vita del protagonista girato in perfetto stile "Sin City". Ottima espediente la banda di malviventi: restituisce al film il gusto retrò e ci regala (con la complicità di una buona regia) una sequenza iniziale, quella della rapina, davvero notevole.