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Bel cortometraggio, fantasioso con tonalità splatter derivate dall'ossessione compulsiva del protagonista nell'evitare di calpestare le linee di ogni tipo di pavimento. Buoni efetti speciali funzionali alle tonalità abbastanza grottesche di questo lavoro.
Interessante corto presentato alla 65esimo Festival di Venezia e diretto da ben tre registi celati sotto lo pseudonimo Bif. Si narra la vicenda di un uomo ossessionato fin da bambino dalle linee, per lui è di vitale importanza evitare di calpestarle. Tra un mattonella e l'altra o tra le linee del parquet il suo piede non può appoggiarsi, ciò, almeno secondo i deliri della sua mente, equivale a incorrere in una sanguinosa punizione. In un crescendo di amputazioni sempre più efferate il nostro cerca di superare il problema con l'ausilo di uno psicologo. Abbondanza di computer grafica non sempre sfruttata a dovere, piuttosto ridondante a tratti, ma nel complesso il lavoro intriga sino a raggiungere un finale onirico di buon effetto.