dove la terra trema (2019)

Classico intreccio amoroso con annessi giochi di gelosia. È un film imploso, nel senso che è un thriller ma relega in un angolo le scene thrilling e gioca molto sulla bellezza e bravura fragile della Vikander (a proposito di un'interpretazione "implosa"). Diciamo che il terreno narrativo non è così florido, di "giochi" sentimentali di questo tipo se ne sono visti anche troppi. Il film però non riesce mai a trovare chiavi di lettura interessanti e alla fine si finisce per adagiarsi su una pellicola tutta mostrativa e che ha necessità di spiegare tutti i risvolti che potevano invece essere utilizzati come spazi d'ambiguità narrativa. Una fotografia e una regia anonimi non aiutano.

Cast e regia sanno come condurre la storia per farle assumere dei contorni umanamente intensi e narrativamente interessanti, coadiuvati da una fotografia fredda e dei dialoghi ben confezionati. DOVE LA TERRA TREMA ha un comparto visivo intrigante ma, in alcuni punti, si nota una certa staticità nel racconto, soprattutto nella parte centrale del film, che ne diminuiscono intensità e ritmo ma che, comunque, non ne inficiano il risultato finale.
A mio parere discreto.

Veramente ben fatto...Alicia Vikander ammagliante dall'inizio alla fine.

Mi ha un po' annoiato

Probabilmente se non fosse stato girato in Giappone non mi sarebbe piaciuto affatto, ma quel Paese così lontano sembra perfetto per cambiare vita e ricominciare da zero, quasi come fosse su un altro pianeta. Insomma ho apprezzato molto l'atmosfera, ma anche i personaggi ben caratterizzati e sul finale ho avuto anche un piccolo brivido nel vedere la protagonista sfogliare le foto… mi fermo per non spoilerare. Più che sufficiente.

Il personaggio di Dove la terra trema ha delle buone potenzialità. Il Giappone è visto con un luogo i una seconda chance per una donna che porta dentro di sè i segni del passato e dei suoi sensi di colpa. Tutto passa attraverso il suo sguardo, straniante di una personalità complessa che altera la propria percezione del vedere. Francamente non ho un gran feeling con la Vikander: il suo personaggio è poco empatico e per un film giocato molto, troppo, sulle sfumature alla lunga non paga affatto. Ma più che un problema di interpretazione, la regia purtroppo non si eleva da un piattume che proprio giocando sulle molteplici sfumature, indebilisce ulteriormente il plot che sta alla base. In parole povere il film diventa noioso ed i colpi di scena se non sono prevedibili hanno a malapena la forza di farti riaprire appena gli occhi.