eat me (2018)

Cosa dovrebbe essere esattamente questo film? Una commedia grottesca, un dramma, un thriller, una pellicola shockante e disturbante? Scritta dalla stessa protagonista Jacqueline Wright, la storia ha un spunto effettivamente originale ed interessante ma poi tutto esplode quasi subito come una bolla di sapone: la prima parte tenta di essere un violento film di stupro con i classici balordi e la classica vittima stile home invasion, ma è troppo blando non si calca la mano ed i risultato è che le scene che rasentano il soft porn risultano ridicole. Poi inizia la parte drammone che tenta, senza grossi risultati, di instaurare un sottile gioco psicologico tra i protagonisti ma i dialoghi sono grossolani, a tratti incomprensibili e non offrono nulla di interessante. Immancabile finale simbolico che vorrebbe dire qualcosa. L'interpretazione degli attori non l'ho trovata memorabile e la regia si dilunga inutilmente in piani sequenza e carrellate interminabili tra l'altro pure discontinue (basta con questi registucoli che tentano di imitare Quentin Tarantino). Se proprio devo, salvo solo la fotografia. Inutile!