esecuzione al braccio 3 (1977)

Mi era piaciuto, visto 3 anni fa...in lingua originale short eyes, il titolo in italiano mi sembrava qualche ****ta nuova da cercare. Più passa il tempo e più mi dimentico dei film che ho visto. Sti caxxi direte

Nessuna escursione in ambienti esterni, un'impostazione teatrale ma dalla resa scenica piuttosto realistica di un microcosmo chiuso per eccellenza come quello carcerario. Ci sono assassini, strupratori e rapinatori divisi in tre principali etnie (bianchi, neri ed ispanici) con i propri leader e una gerarchia all'interno di ogni etnia e una gerarchia sociale dove il gradino più basso è rappresentato dalle classiche spie dei secondini. Fino a quando nel braccio non entra il gradino ancora più inferiore della spia, cioè uno short eyes. Lo short eyes è il detenuto che si è macchiato del reato più infamante che le regole della malavita comune possono concepire: gli abusi sessuali nei confronti dei minori. In poche parole un lo short eyes è un pedofilo. Non c'è etnia o divisione che regga, odio razziale o rancore reciproco pronto ad esplodere. C'è solo una legge superiore non scritta al quale bisogna dare applicazione: punire il pedofilo. Basta solo l'accusa per emettere una condanna dove i detenuti sono giudici e boia dell'imputato. Short eyes è la rappresentazione in fondo delle fasi di un processo come in M il mostro di Dusseldorf, in cui la criminalità comune giudicava un uomo, ma andando anche oltre il film di Lang. Non solo la criminalità ma anche chi rappresenta la legge, le guardie carcerarie, giudicano e condannano alla stessa stregua in maniera sommaria. Una punizione che non ammette deroghe. Un film emotivamente teso e ben recitato da parte del cast.

Sconosciutissimo praticamente in tutto il mondo (non ne capisco ancora il motivo), questo è per eccellenza il film carcerario più duro, violento e veritiero che io abbia mai visto. Ambientato nelle famigerate carceri newyorkesi denominate "Tombs", e impostato come uno spettacolo teatrale, il film segue da vicino la vita di tutti i giorni (tra droga, razzismo, violenza ed omossessualità) di un gruppo di pericolosi detenuti composto per lo più da rapinatori, assassini, maniaci, e depravati. L'arrivo di un nuovo carcerato, accusato di aver stuprato una bambina, dividerà il braccio e farà precipitare irrimediabilmente la situazione, visto che il consiglio dei detenuti ne decreterà la morte prima di scoprire la verità dell'intera vicenda. Realizzato con pochi soldi ma con una sceneggiatura crudelmente potente, attori perfetti (per gran parte detenuti veri e propri) e uno stile secco e cattivo, un dramma carcerario letteralmente sconvolgente, senza speranza, ed emotivamente straziante. La tensione che si respira per tutta la durata è incredibile, e difficilmente l'insieme vi lascerà indifferenti (un paio di scene sono veramente impossibili da mandare giù). Niente banalità, niente spettacolo, niente buonismi: questa è la realtà nuda e cruda della vita in carcere; e dopo aver visto questo film, vi passerà qualsiasi voglia di non rispettare la legge. Da vedere all'istante, un'opera sbalorditiva e scomoda che aspetta solo di essere rivalutata. Spero di riuscire ad attirare più interessati possibile!