fascino biondo (1928) 

Può un film muto far ridere senza per forza ricorrere allo slapstick? Questa pellicola di un esperto cineasta come King Vidor ne è la prova. La sceneggiatura è una commedia sentimentale ma solo il fatto che appartenga a quel cinema dei tempi andati la dota di un fascino particolare; sia per regia che per situazioni il film è dinamico con personaggi ben caratterizzati (come quelli dei genitori della protagonista) ma uno su tutti è l'elemento che lo distingue: Marion Davies. Si vociferava che non fosse una attrice dotata e che lavorasse solo grazie alla potenza del marito, il magnate W.R. Hearst (a cui Orson Welles e Mankiewicz si ispirarono per il protagonista di "Quarto potere") e invece qui dimostra non solo una bellezza accecante ma una bravura versatile, pluriespressiva e frizzante, dando il meglio di se in un ruolo comico. L'ho trovato un film per l'epoca piccolo, ma che con il tempo è migliorato come il buon vino.