fatherland (1986)

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Titolo Originale: FATHERLAND

Regia: Ken Loach

Interpreti: Fabienne Babe, Gerulf Pannach, Jim Rakete, Cristine Rose, Sigfrit Steiner

Durata: h 1.51
Nazionalità: Gran Bretagna, Germania, Francia 1986
Genere: drammatico
Al cinema nel Marzo 1986

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Trama del film Fatherland (1986)

Costretto ad oltrepassare il muro di Berlino a causa del contenuto politico delle sue canzoni, Klaus Drittemann spera di poter continuare a suonare ma anche di ritrovare suo padre, che aveva lasciato Berlino Est trenta anni prima. L'incontro con una giovane giornalista francese sembra metterlo sulla buona strada. Ma la scoperta che lo attende è inaspettata e sconvolgente.

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7,00 / 10 (4 voti)

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Voti e commenti su Fatherland (1986), 4 opinioni inserite

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The Gaunt @ 23/06/2020 23:43:12

7 / 10

Film poco conosciuto di Loach, ma che merita di essere recuperato per come riesce a creare un equilibrio fra la storia personale di questo cantante dissidente tedesco dell'est nel dorato e fasullo mondo occidentale e la Storia che rimane sempre sullo sfondo. Difficile rimanere con la propria identità e le proprie idee quando si viene repressi in un modo o nell'altro. La Storia alla fine chiede sempre il suo conto. Colpe, dolori e sogni infranti ai piedi di quel potere sempre sorretto da coloro che stanno sotto. Da recuperare.

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alex94 @ 16/04/2020 13:50:07

7 / 10

Uno dei lavori meno conosciuti di Ken Loach (autore che confesso conosco poco) tutto sommato buono, ben scritto ed interpretato e al di là di quello che ci si potrebbe aspettare leggendo la trama è sopratutto sapendo chi è il regista, meno politico di quello che ci si potrebbe aspettare.
Bene l'ambientazione e bella la colonna sonora, distribuito in DVD in Italia dalla Raro Video merita a mio avviso un recupero,abbastanza interessante ed efficace.

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DarkRareMirko @ 25/06/2015 00:43:21

7 / 10

Misconosciuto film di Loach, che si chiama come il libro di Harris (e l'altro film omonimo tratto da quest'ultimo).

Lento ma significativo, vede il regista inglese cimentarsi con argomenti diversi da quelli che lui tratta di solito, che qui a volte sono relativi anche a più generi (dramma, thriller, ecc.).

Anticapitalista ed antidittatoriale, vede il suo senso nella frase che ad un certo punto dice una persona (il capitalismo ha trovato strada senza forzature perchè alla gente piace essere sedotta, o una frase simile, ma il senso è quello); il film ha più di un punto in contatto con La strategia del ragno di Bertolucciana memoria, che però è anni luce avanti a questo.

Anche oggi c'è chi comunque fa film simili, basta citare la ricera riguardo al nazista che Penn fa in This must be the place, seppur per ragioni diverse.

Il film in parte si rifà a storie vere; storico, impegnato, riflessivo, con attori funzionali, vale la pena vederlo per approcciarsi ad un Loach, almeno qui, diverso.

Finale, se non proprio positivo, perlomeno conciliante; vale il recupero, magari nell'edizione dvd Raro video.

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annibalo @ 26/01/2010 19:01:09

7 / 10

Il cantautore Klaus Drittelman (interpretato da Gerulf Pannach) viene espulso dalla Germania dell'Est per PREGIUDIZIO POLITICO! Il cantautore, infatti canta e racconta, nelle sue canzoni, la sua idea politica, e il regime al potere non desidera che nessuna altra ideologia venga esposta, oltre la sua! Klaus è costretto a fuggire a Berlino Ovest. bello

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