fish story (2009)

Una commedia surreale stranissima, dall'ambientazione apocalittica che si dipana in diverse storie raccontate per ellissi, apparentemente indipendenti tra loro, ma che riescono ad incuriosire e catturare allo stesso tempo l'attenzione. Non solo è un elogio alla forza della musica, ma soprattutto a dei personaggi che si definirebbero perdenti ed emarginati. Che in realtà presi singolarmente potrebbero apparire così, ma in fondo la loro somma di destini incrociati influirà sul destino di un intero mondo. Curioso ed originale, anche con citazioni gustose per cinefili.

Non fosse stato per gli ultimi minuti che fanno un po' da spiegone super*****la , che reputo un po' una caduta di stile, avrei sicuramente gridato al capolavoro.
I giapponesi hanno uno stile UNICO al mondo, nessuno come loro riesce ad amalgamare cosi' bene dramma e commedia caratterizzando cosi' bene personaggi ai limiti del ridicolo/grottesco che però riescono a mantenere una profondità tale, uno spessore caratteriale e spirituale col quale è impossibile non entrare in empatia.
QUesto film ne è l'esempio più lampante : puo' una canzone salvare le sorti del pianeta? Chiaramente qualunque persona assennata direbbe di no, sarebbe irrazionale, illogico, INCREDIBILE...ma questa è una FISH STORY ( nel gergo americano significa proprio 'storia esagerata' ) , la storia dell'apocalisse è solo un pretesto per mettere in scena la forza dell'amicizia, la forza di credere nei propri ideali, nella propria arte ad oltranza, anche se questo non porta apparentemente da nessuna parte, anche se si ha tutto e tutti contro, anche se non ci sarà nessun profitto.
La canzone che dà il titolo ( bellissima tralaltro) al film suona come un ultimo grido disperato d'attenzione un gesto d'altruismo immortale che resterà impresso per sempre nella memoria del tempo.


''Se la mia solitudine fosse un pesce
Sarebbe così enorme, così determinato
Che una balena scapperebbe via
Non pensare che io sia morto
Non pensare che io sia morto
La musica accatastata come legna da camino
è l'unica salvezza
La storia del mio fallimento
Se il mio fallimento fosse un pesce
Sarebbe così tragicamente comico
Che non avrei un posto nel mare dove stare''

Fish Story lo si potrebbe definire un 20th Century Boys in piccolo, dove le forze del bene devono risvegliarsi e combattere per evitare la fine del mondo, dato che un gigantesco meteorite sta per schiantarsi sulla terra. E il mondo verrà salvato grazie a una canzone, Fish Story appunto, cantata nel lontano 1975 da un gruppo che non diventerà mai famoso. In che modo? Troppo lungo e complicato spiegarlo, ed è qui che sta la grande forza del film: proprio come accade in 20th Century Boys, l'intreccio viene portato avanti alternativamente su più piani e in epoche diverse, e solo alla fine capiremo la storia che lega questi diversi episodi. Gli ultimi minuti in cui, con un abilissimo montaggio, viene spiegato il tutto lasciano lo spettatore con un incredibile senso di soddisfazione per quello che ha appena visto... quando ho iniziato a vederlo avevo sonno ed ero preoccupato di non riuscire a stare sveglio per i 110 minuti del film, quando è finito ero così esaltato che poi ho faticato ad addormentarmi . L'unico difetto è la recitazione un po' televisiva, ma quando con un budget irrisorio si sfornano dei film così convincenti si può tranquillamente soprassedere.

Dopo averlo atteso, smaniato, dopo essere stato intrigato da una trama incredibilmente original e dopo aver visto il nome di Yoshihiro Nakamura con tanto ardore, finalmente ho visto "Fish Story" e l'ho apprezzato moltissimo.

Un potente e originale affresco d'amore per la musica: originale, devastante, fresco e poetico. Un film sulla fine del mondo, dove la fine del mondo fa solo da contorno, dove solo la musica -quella vera- potrà salvarci, scavalcando la retorica tutta USA di polpettoni come "Armaggeddon" o il recente "2012".

Un film che riconferma il talento poliedrico di Nakamura (regista che, praticamente, ha toccato tutti i generi, con un debutto da horror - ricordiamoci il suo breve episodio per "Dark Tales Of Japan" o la divertente ghost story "The Booth"), che con schizzi di commedia, dramma, thriller e fantastico confeziona un surreale caleidoscopio destinato ad esplodere, come una cometa (ovviamente multicolore), nei nostri occhi.

Un film bellissimo, divertente e originale: una commedia come non se ne vedono troppe in giro, che non punta sulla risata facile ma sulla follia negli avvenimenti quotidiani. Azzeccatissimi tutti gli attori e, soprattutto, stupenda la colonna sonora... il ritornello di "Fish Story" vi rimarrà in mente per molto, molto tempo... Ma a trovarne, poi, di film che ironizzano sui problemi dell'uomo (la morte), da farli sembrare più semplici...