fumo di londra (1966)

Il buon vecchio Albertone è sempre simpatico e qua all'esordio ha il pregio di mostrare la società inglese e il progressismo giovanile, ma per il resto il ritmo blando e la durata piuttosto lunga non si addicono ad una commedia che per quanto discretamente girata risulta in fin dei conti piuttosto noiosa purtroppo.

Per il suo esordio alla regia Sordi torna ad esplorare l'estero e dopo "Il Diavolo" in Scandinavia va in Inghilterra, ma stavolta con una produzione superiore ed una sceneggiatura maggiormente curata. E' un'epoca in cui non tutti avevano modo di viaggiare nei paesi stranieri e così buona parte del film sembra poco altro che un documentario su Londra e sulle abitudini dei britannici rispetto alle nostre e lo si capisce anche dal fatto che durante la visione non si ride quasi per niente e questo perchè appunto Sordi non cerca di suscitare la risata tramite le solite gag e battuttine ma, sempre non rinunciando all'ironia, mostrare le contrapposizioni tra i due paesi. E velatamente critica l'Italia per non aver ancora sdoganato la sessualità come invece è già successo oltre confine. Essendo io umbro sono felice che Albertone abbia interpretato sia il ternano che il perugino (ma parlando sempre il romanesco). Ne viene fuori un film troppo autocelebrativo che sarebbe stato meglio fosse rimasto la solita commedia anzichè tentare di essere qualcosa di diverso che alla fine risulta nè carne nè pesce; la splendida colonna sonora contribuisce a fargli raggiungere la sufficienza.

Nulla di trascendentale, ma secondo me tranquillamente vedibile e pure un pò sottovalutato.

Il film ha il garbo e l'eleganza inglesi e qua e là, sul confronto tra i due paesi (Italia e UK) da anche qualche verità; più di un brio poi dal punto di vista tecnico, con un'indicata fotografia e buone musiche.

Sordi signore e bravo attore, qui pure in vesti di valido regista..

Togli Sordi (che meraviglia!!), un "fumo" di Londra e di pellicola!

L'esordio di Alberto Sordi come regista non mi è sembrato di quelli col botto. D'altronde la carriera di Sordi dietro la macchina da presa indubbiamente non è stata all'altezza di quella d'attore e questo FUMO DI LONDRA non ha grandi meriti da evidenziare o originalità da mostrare, visto che mi ha ricordato un film interpretato dallo stesso Sordi nel 1963 dal titolo IL DIAVOLO.
Questo esordio lascia abbastanza indifferenti sia per la storia in sè e sia per la poca voglia di suscitare interesse e soprattutto simpatia, cosa che all'Albertone nazionale non difetta, rimanendo nel mezzo tra una cartolina e una didascalica presentazione dell'italiano all'estero.
Decisamente mi aspettavo di meglio.

Goodbye cara Amata Londra!

Forse il film più sottovalutato di Alberto Sordi , grandissimo alla regia ma soprattutto come attore.
Finale strepitoso , colonna sonora stupenda e memorabile.

Grande merito alla colonna sonora del grandissimo Piccioni,Sordi se la cava bene a Londra tra i giovani pre68

L'italiano medio all'estero:esilerante ritratto firmato Alberto Sordi.Fra comicità slapstick e all'italiana "Fumo di Londra" è davvero un buon film,mai banale.
Da segnalare le musiche di Piero Piccioni.

Film di con Albertone regista/attore poco conosciuto. Sicuramente affascinante nella scenografia e caratterizzante nelle musiche ma alquanto privo di spessore e deprimente in molti punti nonostante la presenza di un cast apparentemente abile nel destreggiarsi tra le varie scene. Doppiaggio scandaloso ma film apprezzabile nella sua storiella simpatica di quest'italiano emigrato a Londra, per affari, che incontrerà buffi personaggi e curiose atmosfere inglesi tutte da gustare.

Bello, bravo Alberto Sordi che parla degli italiani all’estero. Film con qualche scena comica qua e là, in modo da non diventare noioso.

Il peggior film di Alberto Sordi, davvero deludente. Non lo avevo mai visto tutto. Ho comprato il DVD restaurato e ho tentato di guardarlo... con uno sforzo enorme sono arrivato alla fine: deludente come pochi, pieno di stereotipi, girato malissimo, con gag indegne di Albertone (pessimo regista, fra l'altro). Non è lo stesso attore che aveva appena fatto nando Meniconi, e che sarà ancora il Marchese del Grillo... .

Dipingendo un variopinto affresco londinese coinvolgente e partecipato, Albertone realizza un'opera finemente brillante e malinconica al tempo stesso, regalando squarci di stile britannico, fra l'austera nobiltà dei perfetti "lord", e l'anarchia ribelle dei nuovi "hippies".
Ma il film è principalmente un omaggio di Sordi alla città di Londra, ai suoi simboli, alla sua indifferente eleganza, ed al suo multietnico contesto sociale.
Cercando di mescolarsi con il popolo inglese, il buon Dante Fontana finisce per rivelare tutto il suo "provincialismo" di italiano.... ma forse non sarà meglio la cara vecchia casa natia???

Non tra i migliori film di Sordi, comunque non male.

Piuttosto deludente.
La smodata passione di Dante Fontana verso gli inglesi, che lo porterà a visitare Londra rimane ingiustificata quindi inverosimile. Sordi non approfondisce la psicologia del suo personaggio e la figura dell'italiano che ne esce è piuttosto triste.
Il film nella prima parte (arrivo a Londra) risulta noioso in quanto carente di dialoghi ai quali si è preferito l'utilizzo eccessivo della colonna sonora di Piccioni. Il montaggio è un po' approssimativo.
Qualche scena fa sorridere e Sordi è comunque bravo ma mi aspettavo di più.

Solita commedia all'italiana, autogiustificatoria e deprimente, che discredita nel mondo l'italiano credulone e invasore della vita privata altrui.

Passioni inverosimili, senza peso e spessore psicologico, tragiche realtà dell'italiano anni '60, mammone e sessofobico con tratti di perversità dichiarata.

Bellissimo!Ottime la regia,la sceneggiatura,le musiche e...Sordi!Grande film,ricco di contenuti e divertente.Da vedere.

Gooodbye my darliiing...goooodbye my love...SPLENDIDO