gli avventurieri del pianeta terra (1975)

Dietro l'insensato titolo italiano c'è un ingiustamente poco noto post-apocalittico cupo e (per l'epoca)piuttosto violento,che ha chiaramente influenzato l'evolversi del genere(da Mad Max a 1997-Fuga da new York ai prodotti nostrani).Efficace nella messa in scena della metropoli devastata anche tramite semplici foto,con ovvie tematiche sociopoltiche(l'ecologismo,le comuni sessantottine)e qualche accenno messianico nella figura dell'eroe(un taciturno e carismatico Brynner).Fa il suo effetto ancora oggi la resa di un mondo disumanizzato dove sia per tirannia o per disperazione a trionfare sono violenza e morte,anche se non è esclusa la speranza.Non male il duello finale.Va senz'altro recuperato.Girato con meno di un milione di dollari,nei lotti posteriori della WB e della MGM.Scritto dal regista.

Il fratello maggiore dei vari Mad Max-Jena Plissken e soci. Anticipa violenze e situazioni dei post-atomici a venire anche se gli mancano l'aggressività delle immagini, lo scatto narrativo e un eroe si cazzuto ma più umano (o disperato?) in confronto ai 2 guerrieri sopracitati; Carlson fa strage di cattivi solo con un coltello o al massimo con le mani, è quasi indistruttibile si avvicina più a Rambo quasi senza trapelare emozioni quindi si perde attaccamento verso di lui anche se è bilanciato dall'angosciato Barone (lo svedese Von Sydow: chiamato così in onore di Nils Liedholm?) capo tribù di una comune. In entrambi i casi buoni Brinner e Von Sydow e spigliate alcune idee. A me ha allettato tanto pur non esente da lacune.

Un buon postatomico anticipatore di un certo cinema di genere italiano a venire.
La resa scenografica è fatta con poco, una manciata di inquadrature prese da zone già di loro disastrate e poco trafficate comunque sufficienti per rendere l'idea e donare la giusta atmosfera apocalittica al contesto (il resto è chiaramente un set ricreato in studio) mentre la storia è raccontata con il giusto ritmo ed appare ben equilibrata tra una prima parte tesa ed introspettiva ed una seconda decisamente più avventurosa e violenta.
Molto buone le coreografie delle lotte (ricordiamo che siamo nei 70's) eseguite alla perfezione da un Yul Brynner che, nonostante i limiti dell'età, si presenta in ottima forma sia dal punto di vista fisico che da quello carismatico, rendendolo assolutamente all'altezza della nomina che da al titolo originale.

Una lotta per la sopravvivenza non particolarmente emozionante (soprattutto se vista con ottica odierna) in quanto su certi aspetti poco incline ad andare più in là del dovuto (almeno per quanto concerne la conoscenza dei personaggi, un tagliar corto che può andar bene come no) ma che nel genere meriterebbe lo stesso una considerazione maggiore perlomeno da parte dei cinefili (io per primo ho notato delle similitudini interessanti con "Fuga da Absolom" di Campbell, film che adoro da sempre).

Da recuperare; poi potrà non piacere, ma l'intrattenimento è assicurato.

Non è tanto male The Ultimate Warrior.Dopo un'affascinante parte iniziale con l'introduzione della comune pacifica, del clan aggressivo e del personaggio che dà il titolo al film interpretato da Brynner, il film perde mordente e si trascina sino alla parte finale resa interessante dalla fuga e dal duello . Buona l'atmosfera apocalittica di una New York spettrale, ma nel genere della fantascienza gli anni 70 hanno regalato film migliori di questo.

Un post-apocalittico che ha diviso pubblico e critica e pure io mi trovo perplesso nel dire se mi sia piaciuto o meno.
Da una parte abbiamo un cast di gran livello, anche se non sfruttato al meglio, ed una storia originale per l'epoca...un misto tra avventura e drammatico post-apocalittico, nella parte finale sembra quasi di essere davanti ad un fantasy mitologico.
Però i combattimenti sanno spesso di ridicolo e la figura di Carlson (Yul Brynner) sa di grottesco ed incongruente nella caratterizzazione.
La prima e la seconda parte sono molto diverse, la prima seria mentre la seconda più di azione e ricca di ritmo...in questa ultima parte ci si diverte e le sequenze della fuga nelle fogne sono di atmosfera e di piacevole visione, a me è piaciuta più questa ultima parte rispetto all'inizio anche se devo dire che alcuni momenti di riflessione sulla fine dell'umanità sono ben rappresentati anche grazie a Max Von Sydow.
E' un film di serie B ma anche un apripista per il genere sfruttato poi anche da registi italiani, può piacere ma è abbastanza mediocre e pure un poco noioso nella parte centrale.
Per appassionati.

Pellicola abbastanza incolore e piatta dal quale però ci si poteva ricavare qualcosa in più, specialmente nei personaggi che si limitano ad essere riconoscbili ma non molto distanti dai clichè del genere. C'è Robert Clouse alla regia, buon artigiano del genere, ma lontano dai livelli di Enter the dragon, un buon cast però non sfruttato rispetto alle sue potenzialità: su Brynner si poteva lavorare meglio, visto che dal punto di vista action puro ha dei limiti (più per l'età che altro) e Von Sydow diligente ma senza essere su livelli di eccellenza assoluta.