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E' un horror psicologico con momenti realmente inquietanti e dire che di sangue non se ne vede tanto, per ribadire ancora una volta che la quantità di sangue non è fondamentale per la riuscita di un horror. Una famiglia che viene devastata dai lutti, la loro difficile elaborazione che porta alla disgregazione del nucleo. Il paranormale, almeno nella prima metà del film, non è immediatamente visibile. Lo si può percepire, ma al tempo stesso può essere considerato come una normale manifestazione di un malessere fisico o mentale di una famiglia che letteralmente va in pezzi. Nella volontà della madre il paranormale è la chiave per rimuovere i vari sensi di colpa, essere la base fondante per la ricostruzione della famiglia, ma sarà al contrario l'accellerazione della sua distruzione. E' un film ben costruito, dalla tensione sottiie e sempre costante, ambiguo nel rappresentare i personaggi che vanno oltre le loro apparenze (bravissima la Colette). E' un film che ha riferimenti precisi e certamente Polanski è uno di questi. Un horror con i contro.