hold me while i'm naked (1966)

E' un chiaro omaggio ma anche una parodia dei film hollywoodiani che un filmmaker indipendente cerca di riporodurre ma non con la stessa magniloquenza della macchina del cinema hollywoodiano. C'è l'evidente contrasto tra le ambizioni del regista ed il prodotto che ne sta uscendo, tra l'immaginrio personale legato a quei film ed il piccolo squallore del quotidiano.

HOLD ME WHILE I'M NAKED: il capolavoro di George Kuchar (tristemente scomparso l'anno scorso), un film sperimentale che non va assolutamente preso sul serio, ha una risata che ammicca e anche i momenti più drammatici sanno essere autoironici. E' un film che va visto con un certo occhio, Kushar era unico, così come il suo stile, solo lui era capace di girare film del genere e chiunque abbia cercato di imitarlo non è mai riuscito a raggiungere la sua brillantezza stilistica. Già dai titoli si percepisce una voce fuori dal coro, ma quello che affascina è il contrasto che si trasforma in armonia durante il film tra il trash amatoriale, nonché gioiosa parodia dei film di Hollywood e la cura per la colonna sonora, la fotografia, le scenografie e le inquadrature originali. Indimenticabile è una delle scene più voyeuristiche di questa pellicola, quella in cui i due protagonisti hanno un rapporto sessuale e lo si intravede dalla finestra di vetro colorato mentre in sottofondo passano le famose note della marcia nuziale. Kushar è un grande maestro che pochi conoscono e HOLD ME WHILE I'M NAKED è semplicemente una perla cinematografica che va studiata e va vista!

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